Tassa sulle insegne dei negozi, polemiche sui rincari a Treviglio
L'opposizione presenta una mozione: "Revocate la delibera", il presidente dei commercianti: "Non era il momento".

L’Amministrazione aumenta la tassa sulle insegne delle attività commerciali e i negozianti insorgono.
Tassa sulle insegne
Sta facendo discutere la delibera 14 del 2 febbraio scorso che prevede un incremento del 10% della tassa sulle insegne dei negozi e le pubbliche affissioni, con un aumento di 30 euro dei diritti di urgenza su queste ultime. Cifre che, secondo le previsioni dell’Amministrazione comunale, si tradurranno in un introito di 50 mila euro in più nel 2022 per le casse pubbliche. Un rincaro che generato parecchio malumore tra i commercianti della città, ma anche tra le fila dell’opposizione. "E’ una delibera sconcertante - ha commentato Erik Molteni, consigliere comunale del Pd - L’incremento del 10% è peggio dell'inflazione corrente già fuori controllo".
Mozione della minoranza
La stessa minoranza, in vista del prossimo Consiglio del 22 febbraio, ha quindi presentato una mozione con cui chiederà la revoca della delibera e di rimandare eventuali rincari a fasi di maggiore stabilità economica. "Trovo profondamente sbagliato e inaccettabile che la Giunta aumenti le tariffe sulle affissioni pubblicitarie e sulle insegne - ha dichiarato la capogruppo del Pd Matilde Tura - Moltissimi trevigliesi saranno colpiti da un rincaro di diverse centinaia di euro per quello che chi ha un’attività non è un vezzo o un capriccio, ma un’esigenza. In un momento come questo, in cui stanno arrivando mazzate incredibili con le bollette di corrente e gas, ci mancano solo gli aumenti del Comune per mettere in ginocchio le attività economiche. Ho protocollato una mozione per chiedere la revoca di questo provvedimento assurdo. Confido nel buon senso dei colleghi consiglieri comunali".
"Non era il momento"
"Non era il momento di un provvedimento del genere - ha invece commentato il presidente dei commercianti trevigliesi, Gabriele Anghinoni - Anche solo come segnale nei confronti di una categoria che è in un momento difficile. Ci sarebbe piaciuto essere interpellati sull’argomento, così come veniamo coinvolti quando si tratta di organizzare eventi o per la Ztl. Invece lo abbiamo saputo da social e stampa. Così come per il progetto del senso unico lungo la circonvallazione: due anni fa, prima del Covid, ci era stato presentato, poi non abbiamo saputo più niente. Intanto martedì verrà presentato in Consiglio comunale e noi non siamo più stati interpellati. Ecco, ci piacerebbe essere coinvolti anche su tempi importanti".
"E' un aumento congruo"
Per l’Amministrazione comunale ci ha pensato l’assessore al Bilancio Valentina Tugnoli a tentare di stemperare le tensioni. "L’aumento si colloca in una più ampia rivisitazione di tutte le tariffe della città, che dimostra la sua centralità anche dal punto di vista della visibilità - ha chiarito - In pratica se si vuole fare pubblicità in una città come la nostra ci sembra congruo applicare questo aumento del 10%. Lo abbiamo fatto con una ricognizione della centralità di Treviglio e la rivendicazione del ruolo che sta assumendo sempre più. L’aumento va a carico soprattutto delle affissioni pubblicitarie quindi dei grandi operatori. Tengo a sottolineare che l’aumento è fisiologico, non ha finalità vessatoria verso i commercianti, che abbiamo sempre ascoltato. Ricordo comunque che per i negozi, viste le tradizionali e contenute insegne, la tariffa non aumenta".