"Tangenzialina? No, grazie", il Consiglio vota contro il progetto della Provincia

"Ci siamo opposti perché riteniamo non siano stati considerati gli interessi di Capralba e le possibilità del nostro Comune" ha detto il sindaco di Capralba Giancarlo Soldati

"Tangenzialina? No, grazie", il Consiglio vota contro il progetto della Provincia
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La tangenzialina di Campagnola divide Capralba e la Provincia di Cremona.  Il progetto, precedentemente proposto dalla Provincia in un protocollo d’intesa dello scorso marzo, in seguito alle pretese dell’Ente nei confronti del Comune di Capralba, ha visto la ferma opposizione dell’Amministrazione e del Consiglio intero.

Le ragioni del "No"

Nel corso della seduta della scorsa settimana, il primo cittadino Giancarlo Soldati, ha spiegato le ragioni del ripensamento: "Tra le proposte per la realizzazione della tangenzialina pensata per dare uno sbocco alle aree ex Olivetti e Pip di Crema è stata scelta quella che nelle vicinanze di Campagnola compie una percorso intricato prima di immettersi nel rondò sulla Melotta - ha spiegato - Al di là del tragitto, già di per sé complesso, ci siamo opposti perché riteniamo non siano stati considerati gli interessi di Capralba e le possibilità del nostro Comune". In particolare Soldati si sarebbe visto addebitare i costi della Variante urbanistica al Pgt, inizialmente non inserita a Bilancio perché l’intervento sarebbe dovuto risultare tra le opere strategiche della Regione. Ma c'è di più.

In addebito al Comune anche costi accessori

La Provincia avrebbe chiesto all’Amministrazione di addossarsi anche le spese di gestione del tratto della Sp 19 che dal bivio di Campagnola giunge alla Melotta. Davvero troppo, per il piccolo paese che si è visto negare anche il permesso di vietare il transito di automezzi pesanti all’interno del centro abitato. E oltre al danno anche la beffa, con la Provincia che ha proposto di declassare la Sp 19 a strada comunale: allora Capralba potrebbe sì vietare il transito dei camion, ma dovrebbe sostenere i costi di manutenzione dei tratti a nord e sud del paese. Per queste ragioni, dunque, il Consiglio ha votato per la non approvazione del protocollo d’intesa, che è stato respinto all’unanimità con anche i voti della minoranza. La palla passa ora agli altri enti interessati, Provincia in primis, cui spetta il compito di elaborare un nuovo progetto o un nuovo accordo.

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