Pandino

Si è dimesso l'amministratore di "Asm" e a Pandino il caso diventa politico

Dibattito sul futuro della municipalizzata che gestisce, tra l'altro, anche il centro natatorio e ha 35 dipendenti

Si è dimesso l'amministratore di "Asm" e a Pandino il caso diventa politico
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Pandino, diventano un caso politico le dimissioni dell’amministratore unico di "Asm" Francesco Bonetti. Se la maggioranza, tranquilla, guarda al futuro, l’opposizione, preoccupata, punta il dito contro l’attuale Amministrazione. Come evidenziato nello scorso Consiglio comunale da entrambe le posizioni, l’attuale situazione in cui giace l’azienda municipalizzata è complicata, e ancor più complicate sono le soluzioni per risollevarla. La municipalizzata ha in carico diversi servizi pubblici in paese, tra i quali la gestione della piscina comunale.

Le dimissioni dell'Amministratore di Asm a Pandino

Nessun fallimento, secondo la maggioranza. Che tira dritta sugli obiettivi di rilancio che si era posta.

«La personale decisione assunta dall'ingegnere Bonetti non certifica alcun fallimento, tanto meno una sfiducia al gruppo di maggioranza che governa il paese - ha comunicato l’Amministrazione guidata dal sindaco Piergiacomo Bonaventi - La prospettiva futura di “Blu Pandino” che abbiamo tracciato ha senz'altro influito sulla scelta dell’amministratore unico. In particolare, la creazione di una società sportiva dilettantistica comporterebbe una gestione diversa e separata rispetto a quella dell’azienda speciale. Prendendo atto delle dimissioni e alla luce del mutato scenario in considerazione delle strategie per la costituzione di una società sportiva, riteniamo si possa in questo caso tornare ad una governance composta da un consiglio di amministrazione di tre membri coinvolgendo anche la minoranza comunale, come storicamente fatto. Da parte dell'Amministrazione comunale, sono unanimi il riconoscimento del lavoro svolto e la stima nei confronti dell’ingegner Bonetti e della direttrice Valentina Paiardi, soprattutto con riferimento al loro operato nel periodo pandemico, il quale è stato determinante nel penalizzare fortemente il centro natatorio unitamente al caro-bollette, che non può essere ignorato ai fini dell’analisi della situazione nel suo complesso».

L’opposizione ha replicato sui social, sottolineando le responsabilità dell’attuale Amministrazione.

«Imbarazzo e tensione evidente tra i banchi della maggioranza - ha dichiarato il “Gruppo Civico” - Il problema, ora, è il futuro di “Asm”, del destino dei 35 dipendenti e del rischio di chiusura annunciata. Noi come gruppo di minoranza non abbiamo interesse nel cavalcare questa situazione in modo strumentale, siamo i primi nel voler trovare delle soluzioni. Purtroppo, ancora adesso, il sindaco e la Giunta difendono la scelta dell’organo monocratico, e vi sono riferimenti nel voler dare una vita a una nuova società senza l’ombra di un confronto con noi della minoranza che rappresentiamo il 40% degli elettori delle ultime elezioni. Chi perde da questa situazione è la comunità, se questo è il modello democratico degli attuali amministratori, siamo distanti anni luce».

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