Cologno al Serio

Scuola materna "Don Pizio", bocciata la mozione delle minoranze

Lunedì 17 in Aula erano presenti un gruppo di dipendenti e il comitato di gestione dell'istituto paritario

Scuola materna "Don Pizio", bocciata la mozione delle minoranze
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Polemica in Aula a Cologno al Serio. Non è piaciuta alla maggioranza la mozione di "Picenni sindaco-Lega-FdI-FI" e "Cologno Concreta" sulla scuola dell’infanzia "Don Cirillo Pizio", e l’ha bollata più volte come strumentale.

Mozione sulla scuola materna: Drago dice no

Mozione bocciata ma certo l’azione dei due gruppi di minoranza ha suscitato l’interesse di diversi dipendenti e del comitato di gestione dell’istituto, che si sono presentati in Aula lunedì 17 febbraio. Ma la prima cittadina Chiara Drago ha messo in dubbio il fine della mozione stessa.

"I dipendenti e il comitato di gestione che vedo qui stasera sanno già qual è la nostra risposta - ha esordito - e tempo fa c’è stato anche un articolo sulla stampa in cui abbiamo espresso nettamente la nostra posizione, quindi leggo la mozione in maniera non così disinteressata ma strumentale, perché la nostra posizione era già nota".

Drago ha chiarito ulteriormente come la pensa il suo gruppo.

"Ribadisco che per noi la scuola è importante - ha spiegato - Quando ci siamo insediati nel 2016 abbiamo dimostrato questa attenzione nelle relazioni che abbiamo intrattenuto ma ricordo che già all’epoca era stata avanzata richiesta di aumento del contributo comunale, e la precedente Amministrazione nel 2015 aveva richiesto un parere alla Corte dei Conti, che fa giurisprudenza. La legge non esclude che vengano elargiti contributi ma non devono essere a copertura delle perdite di gestione. La cornice normativa è molto chiara".

Poi ha smontato i numeri citati nella mozione.

"La lettura sottostante alle cifre dei contributi erogati alle scuole dell’infanzia non è corretta - ha detto senza peli sulla lingua - verso la statale abbiamo l’obbligo di legge di erogare contributi per il funzionamento delle strutture, mentre per le paritarie la facoltà in relazione alla funzione che svolgono nella comunità. Tolti i contributi obbligatori quindi, emerge che quelli discrezionali versati a un bambino che frequenta la statale ammontano a 91 euro, mentre quelli versati a uno che frequenta la paritaria ammontano a 643, la situazione si ribalta".

Infine la stoccata finale alle minoranze:

"Chiedete di equiparare i fondi erogati alle due scuole, cosa insostenibile a livello di bilancio, una richiesta demagogica che, se fosse possibile, avreste fatto voi quando eravate in maggioranza. Premesse fuorvianti per fare facile propaganda, rivolgete la mozione ai vostri esponenti al Governo e alla Regione che hanno potere di cambiare le cose. Tanto più che ai Comuni sono state tagliate altre risorse".

Scuola materna

Il dibattito

Il dibattito si è subito acceso.

"I tagli ci saranno ma in questi anni mai nessun Comune ha percepito attraverso il Pnrr così tanto contributi, piagnistei esagerati" ha replicato piccato il consigliere Robert Carrara, sollevando peraltro la reazione della vicesindaca Giovanna Guerini e dell’assessore al Bilancio Daniele Pezzoli che ne hanno ricordato i vincoli. Ironico invece Thomas Picenni, che ha ringraziato Drago per aver attribuito "poteri incredibili di influenza ai consiglieri di minoranza presso il Governo" e sottolineato che "la situazione demografica del 2015 era diversa".

L’assessore all’Istruzione Lara Maccarini dal canto suo ha ribadito che "nessuno vuole chiudere la 'Don Pizio', ci vanno i nostri bambini, serve un’analisi dettagliata per capire da dove viene il problema e risolverlo, al di là del contributo straordinario. L’interlocuzione con la scuola va avanti".

Il consigliere Massimiliano Del Carro però ha replicato per le rime.

"Non saremo certo noi a ostacolare qualsiasi tipo di accordo con la materna - ha affermato - nessuno ha detto che volete chiuderla, sono i numeri che lo dicono. La politica qui c’entra poco, peraltro 'Cologno Concreta' non c’era quando si è fondata la statale, tuttavia la chiave è il dialogo: nessuna strumentalizzazione, solo il lavoro della minoranza anche se crea nervosismo. Laddove c’è la volontà si può".

Dal consigliere indipendente Francesco Basile, comunque contrario alla mozione, c’è poi stato il richiamo ad avere una capacità di confronto migliore con le realtà del territorio, mentre secondo la capogruppo di maggioranza Chiara Zambelli "la mozione rischia di rovinare la serenità dei rapporti tra Comune e scuola". Tra il pubblico Giovanni Androni, del Consiglio Affari economici, ha rivelato che è già pronta una lettera con la risposta che l’Amministrazione attende dopo l’ultimo incontro.

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