Piscine di Cologno: "Vi spiego perché il piano B non funzionerà"

Piscine di Cologno: "Vi spiego perché il piano B non funzionerà"
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«Il bando per la gestione delle piscine di Cologno andrà deserto. E questo l’Amministrazione lo sa». A dirlo è Nicola De Luca, direttore tecnico sportivo della «Sportiva Dilettantistica Acqua».
De Luca e la sua società conoscono molto bene il centro natatorio colognese. Due volte, infatti, l’«Acqua» ha partecipato alle manifestazioni di interesse promosse prima dal sindaco Claudio Sesani e poi da Chiara Drago. Ecco perché l’esperto di impianti natatori (la cui società gestisce tra l’altro la piscina di Cassina de’ Pecchi, che da una situazione disastrata è tornata pienamente funzionante) ha deciso di dire la sua dopo l’approvazione del bando di gestione degli impianti natatori.

Piscine di Cologno, il bando deserto e gli abboccamenti falliti

«Ho deciso di parlare poiché il primo cittadino ha fatto alcune dichiarazioni in Consiglio comunale che sono del tutto inesatte – ha commentato De Luca – voglio fare chiarezza».
De Luca ha partecipato alla prima manifestazione di interesse per la gestione delle piscine abbandonate, voluta dalla Giunta di Sesani. Nonostante uno studio approfondito e accurato, dopo le elezioni – e il conseguente cambio di Amministrazione - non se ne fece nulla. Anzi. «Non mi arrivò alcuna comunicazione in merito» precisa. Un giorno, casualmente, in via del tutto confidenziale gli venne comunicato da una fonte attendibile in Comune che la sua proposta era comunque stata giudicata «la più meritevole» tra tutte quelle presentate nella prima manifestazione di interesse.

De Luca ha chiesto quindi un incontro con Drago. Insieme a lei, circa due anni fa, si era presentato pure l’allora vicesindaco Roberto Zampoleri, che liquidò l’imprenditore dicendogli che le intenzioni della nuova Amministrazione erano differenti. «In quell’incontro, affatto piacevole visto l’atteggiamento avuto dal vicesindaco nei miei confronti – ha raccontato De Luca – mi è stato detto che tutto ciò che era stato avviato dalla precedente Amministrazione sarebbe stato resettato, perché l’idea era quella di cambiare la destinazione d’uso».
Dopo alcuni mesi, De Luca venne a sapere che la nuova Amministrazione aveva deciso di promuovere una nuova manifestazione di interesse per il centro natatorio. «Quando ne venni a conoscenza rimasi veramente stupido – ha proseguito – infatti la nuova Amministrazione aveva seguito in sostanza le orme della precedente. Di nuovo, decidetti di partecipare».

Un progetto rinnovato, ma...

Per farlo De Luca riprese in mano l’accurato progetto presentato alla fine del mandato di Sesani, pensato ad hoc per il territorio, e modificato in parte tenendo conto dei cambiamenti di questi anni. Ad esempio, il piano iniziale prevedeva il mantenimento della palestra. Ma poiché, in questi anni, a pochi metri dal centro, ne è sorta una nuova e molto grande, De Luca aveva deciso di inserire all’interno un ambulatorio per medici sportivi. «Per presentare una domanda completa abbiamo deciso di fare un altro sopralluogo per capire l’effettiva criticità della struttura – ha spiegato De Luca – E quando siamo entrati non credevamo ai nostri occhi".

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Nella foto in alto: le piscine di Cologno abbandonate da anni, immerse nella nebbia

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