Piano Rozzoni, ok alla proroga ma con opere compensative

Piano Rozzoni, ok alla proroga ma con opere compensative. È stata approvata dal Consiglio comunale di Castel Rozzone la proroga della convenzione urbanistica del piano di lottizzazione fermo al palo dal 2009. La richiesta della proroga della convenzione urbanistica è arrivata al Comune da due lottizzanti.
Castel Rozzone, via alla proroga
La storia di questo piano è tristemente nota a tutti in paese e riguarda quel terreno verde di via Mazzini, a ridosso della roggia Brambilla, bloccato dalla crisi edilizia. Il piano residenziale di iniziativa privata era divenuto operativo nel 2006 e la convenzione era stata firmata nel 2009 e prevedeva la validità del piano per 10 anni, dalla data di approvazione definitiva del piano, e già oggetto di proroga di altri tre anni. In tutto questo tempo però, sono state realizzate solo la massicciata e due villette che hanno la possibilità di accedere da via 2 giugno e via Foscolo. Mancano invece le opere primarie di asfaltatura, la segnaletica e la piantumazione, senza le quali non si può accedere all’area, così come l’opera secondaria della pista ciclabile. Ad un mese dalla scadenza, prevista per il 16 dicembre di quest’anno, è arrivata la richiesta da due dei lottizzanti di avere più tempo per portare a termine i lavori.
Nel Consiglio comunale di giovedì scorso l’Amministrazione ha quindi ripercorso le tappe del piano e accettato la proposta ma con qualche accorgimento in più, in base ad una legge regionale per i piani attuativi comunali. Ad assumere la presidenza è stato il vicesindaco Fabio Sgroi, dopo l’uscita dall’aula del sindaco Luigi Rozzoni per conflitto di interessi così come del capogruppo di «Viviamo Castel Rozzone» Alberto Trevisan.
Il vicesindaco: "Vogliamo andare avanti"
«La richiesta è arrivata solo da due lottizzanti – ha detto il vicesindaco - anche se abbiamo già avuto incontri con la restante parte degli interessati che ci hanno sollecitato. A loro abbiamo espresso l’intenzione di perseguire la realizzazione del piano. È però nostra intenzione chiedere la realizzazione di alcune opere aggiuntive e utili alla comunità. In base alla legge regionale 12 del 2005 vogliamo procedere alla proroga di sei mesi al fine di completare le opere di urbanizzazione primaria; 36 mesi per completare quelle secondarie e l’edificazione, subordinando, entro sette mesi da ora, alla firma dei lottizzanti di una nuova convenzione integrativa. In essa verranno recepiti e regolamentati i provvedimenti della legge».
Non potendo partecipare alla discussione e senza rappresentanti, il vicesindaco ha dato lettura del parere del gruppo “Viviamo Castel Rozzone” che auspica l’impegno dell’Amministrazione affinché le opere di urbanizzazione si completino al più presto e con l’aggiunta di opere di compensazione. Avanza invece perplessità per la mancanza di un piano concreto che garantisca le opere ed il reale impegno di tutti i lottizzanti.
Castel Rozzone più verde: "Perché questo ritardo abnorme?"
Una situazione complessa sollevata anche dal gruppo «Castel Rozzone più verde» che ha lamentato la mancanza di documentazione per poter affrontare l’annoso tema, facendo scelte consapevoli. «Come prevede la legge ci è stata data convocazione cinque giorni prima – ha detto Antonio Vitali – ma in questi pochi giorni avremmo dovuto ripercorrere migliaia di pagine sull’argomento. Non mi sento in grado di votare favorevolmente a questa proroga in quanto sono molti gli argomenti di dover analizzare. Per questo mi asterrò». Sulla stessa scia il capogruppo Marco Fresia. «Tutti i proprietari hanno il diritto connaturato e inalienabile di edificare – ha premesso innanzitutto – Ma vorrei sapere perché ci sono stati questi ritardi abnormi. Si è parlato di crisi a livello generale, ma ci sono state anche problematiche particolari? Avevo fatto richiesta per sapere se c’erano vertenze in corso e mi è stato detto che era una ricerca corposa e ora vengo a sapere che si sono state delle rimostranze. Inoltre non abbiamo documenti sugli aspetti quantitativi, i costi, cosa è stato realizzato: come possiamo deliberare? Riterrei opportuno anche coinvolgere le commissioni Edilizia e Paesaggio per un loro parere».
A ribadire l’interesse di tutta la comunità affinché questo piano veda finalmente una conclusione è stata la capogruppo di maggioranza, Sara Ferri. «Il fatto che venga concessa la proroga non può che essere un vantaggio per tutti – ha detto – se fra sei mesi non verranno terminate le opere allora sarà il Comune a farle, in modo che non si crei danno alla zona. Ma non riuscirebbe a terminarle entro giugno come invece farebbero i privati. Se il piano dovesse fermarsi bisognerà rifare tutto da capo ed il Comune non avrà incamerato gli oneri».
Errata Corrige: sul numero del Giornale di Treviglio in edicola sono stati per errore della redazione scambiati due consiglieri comunali che hanno partecipato al dibattito in aula. Ci scusiamo della svista con i lettori e con i due interessati, Alberto Trevisan, e Fabio Sgroi.