Treviglio

Nuova sala studio, l'opposizione chiede che sia gratuita

Nella mozione c'è anche la proposta che venga esteso l'orario di apertura (domeniche e festivi compresi).

Nuova sala studio, l'opposizione chiede che sia gratuita
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I gruppi consiliari di minoranza del Partito Democratico e della Lista Tura Sindaco di Treviglio presenteranno durante il prossimo Consiglio comunale di stasera, 21 dicembre, una mozione per ottenere la gratuità della nuova sala studio "+2 Spazio Clementina" realizzata al secondo piano dell'edificio di Piazza Garibaldi.

Nuova sala studio

Nei giorni scorsi, infatti, la Giunta comunale guidata da Juri Imeri, ha previsto la fruizione gratuita della nuova sala studio solo temporaneamente fino al 31 marzo 2022: dal 1 aprile prossimo sarà invece necessario per gli studenti che vi si recheranno pagare un abbonamento mensile pari a euro 20, trimestrale pari a 50 euro, semestrale pari a 90 euro e annuale pari a 170 euro. Quote che, per i cittadini trevigliesi, saranno ridotte del 50%. Relatore della mozione che sarà discussa stasera è il consigliere del Pd Federico De Ponti, che illustrerà una posizione diametralmente opposta a quella della maggioranza.

"Decisione ingiustificabile"

"A nostro avviso è ingiustificabile chiedere agli studenti e alle loro famiglie di pagare di tasca propria per accedere alla nuova sala studio - ha spiegato De Ponti - Non è certamente così che si garantisce il diritto allo studio, tanto più che la sala è stata intitolata alla preside Clementina Borghi, benefattrice degli studenti della nostra città in quanto vincolò tutti i suoi beni a un lascito da cui ogni anno sarebbero state ricavate due borse di studio come forma di sostegno per studenti meritevoli ma in condizioni economiche non particolarmente abbienti. Ci sembra un atto di sfregio nei suoi confronti chiedere un abbonamento a pagamento per una sala che porta il suo nome. Ancora una volta la Giunta di Treviglio dimostra quali sono le sue priorità. Non accettiamo come giustificazione dell'operazione la banale scusa 'E' comunque possibile utilizzare le sale studio in biblioteca' perché si verrebbe indirettamente a creare una disparità tra luoghi di studio più e meno attrezzati e tra studenti più o meno abbienti".

Più ore di apertura

L'opposizione chiede anche che la nuova sala studio possa essere frequentabile per un lasso di tempo più ampio rispetto a quello attualmente previsto (dalle 9 alle 20 e chiuso la domenica e i festivi). "La nostra proposta  - ha proseguito De Ponti - è la sua estensione oraria dalle 8 alle 22 tutti i giorni, festivi e domeniche compresi, visto che non è necessario ricorrere a personale per gestire la sala. Del resto, bisogna ricordare che fino alle 22 erano aperte anche la sala lettura della Biblioteca civica per due sere alla settimana con tanto di personale di sorveglianza. La mozione prevede anche la richiesta di modificare le norme sanzionatorie attualmente previste per chi prenota la sala e poi non ci va: a nostro avviso ci paiono troppo vessatorie, in quanto è prevista una sospensione di 15 giorni dal servizio per chi non disdice in tempo. Occorre tollerare con un minimo di elasticità disdette dovute a imprevisti o cause di forza maggiore, per cui, pur ritenendo necessaria una forma di deterrente da un utilizzo irresponsabile del servizio, chiediamo che la sanzione cali a 7 giorni di sospensione dalla seconda volta in cui si prenota lo spazio senza effettivamente andarci".

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