Spino

Nasce "Spino futura", lista civica sostenuta dai partiti di centrodestra

Ancora nessun candidato sindaco o lista dei membri della squadra.

Nasce "Spino futura", lista civica sostenuta dai partiti di centrodestra
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Ufficialmente in campo "Spino futura", la lista del centrodestra in corsa per le elezioni comunali del prossimo autunno, sulle orme dell’esperienza civica di "Progetto per Spino".

Nasce "Spino futura"

Fra i sostenitori presenti sabato scorso in sala consiliare per la presentazione ai cittadini, oltre all’attuale capogruppo di minoranza Paolo Riccaboni, c’erano il segretario della sezione locale della Lega Luciano Sinigaglia e il presidente di Federcaccia Andrea Morandi, che faranno sicuramente parte della squadra di governo in caso di vittoria.

"Patria, identità, territorio, libertà"

Un appuntamento per fare il punto della situazione, ancora embrionale, ma caratterizzata dalla volontà di rendere Spino un Comune protagonista a livello territoriale.

"Abbiamo ascoltato la gente ed è emerso un paese congelato, abbandonato a se stesso, senza un’anima e un disegno - ha dichiarato Riccaboni, riferendosi all’incontro con gli spinesi al gazebo allestito in piazza XXV aprile il sabato precedente - I cittadini sono stati propositivi e ci hanno chiesto anzitutto unità. Perciò oggi qui nasce un gruppo civico ma sostenuto dai principali partiti di centrodestra. Siamo persone che si riconoscono in valori comuni: patria, identità, territorio e libertà".

Quale candidato sindaco?

Riccaboni tuttavia non voluto ancora rivelare il nome del candidato sindaco che guiderà la compagine e sfiderà l’attuale vicesindaco Enzo Galbiati. Una scelta precisa, affinché la nascita di "Spino futura" non sia offuscata dai singoli.

"Non è più il tempo degli uomini soli, con al seguito il fotografo per registrare ogni singola zolla vangata - ha proseguito - È il momento di tante persone che vogliono fare da collante al paese. Oggi non c’è una lista di cittadini e non c’è un candidato sindaco, gli spinesi si devono avvicinare a questo progetto che si chiama Spino futura e che ha un senso se partecipato. Per costruire il paese che vogliamo ci servono l’impegno e i suggerimenti di tutti. Le idee sono molte, ma siamo alla partenza".

I capisaldi del programma

Ed è proprio la partecipazione che, a suo avviso, è mancata durante l’Amministrazione di Luigi Poli. A tal proposito, ha citato il caso del forno crematorio, come esempio di mancanza di interesse nel coinvolgere gli spinesi nei processi decisionali.

"Dal 1945, Spino è stato governato dallo stesso partito, salvo rare eccezioni - ha osservato l’ex primo cittadino - Che paese ha disegnato? Quattro zone industriali e nessuna piazza, zone residenziali a tre chilometri dal centro e dai servizi, nessuna casa di riposo. Noi dobbiamo cambiarlo e abbiamo idee precise: luoghi di aggregazione per i giovani, una sala musica, una piazza in via Ungaretti che dia anche spazio a un’associazione che porti un’ambulanza 24 ore su 24, oltre a un sistema di videosorveglianza agli ingressi del paese per garantire maggiore sicurezza".

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