Melotta: NuovaVita per Torlino spinge per realizzare un incrocio canalizzato
La questione è aperta dal 2017, quando l'allora sindaco Giuseppe Figoni chiese alla Provincia di installare un semaforo intelligente sulla strada
Un incrocio canalizzato per migliorare la sicurezza: la minoranza spinge per un accordo con la Provincia e Palazzo Pignano.
Incrocio canalizzato a Torlino
L’opposizione "NuovaVita per Torlino" ha presentato una nuova interrogazione su quello che ritiene un grosso problema viabilistico, vista la pericolosità del tratto di "Melotta" all’altezza dell’intersezione fra le strade che conducono a Torlino e a Scannabue. I consiglieri sono convinti che l’unica soluzione sia realizzare un incrocio canalizzato.
Intesa fra Comuni e Provincia
"Lo scorso 5 luglio il Consiglio comunale ha discusso un’interrogazione in merito all’incrocio dove si sono verificati nel passato incidenti anche gravi - si legge nel testo - Considerato che, in questo tratto, le competenze del Comune si intersecano con quelle di Palazzo e della Provincia, avevamo a suo tempo richiesto alla Giunta di prendere contatti entrambi al fine di realizzare un incrocio canalizzato, mediante un allargamento della strada provinciale, tale da consentire ai mezzi che dalla Melotta svoltano per Torlino e a quelli che da Torlino si dirigono verso est, di manovrare in tutta sicurezza".
Il precedente
Già nel 2017, Scartata l’onerosa idea di costruire una rotatoria, l’allora sindaco Giuseppe Figoni aveva lanciato l’idea di posizionare un semaforo per rallentare il flusso dei veicoli e regolare il traffico in prossimità dell’incrocio. Dopo un colloquio con il primo cittadino di Palazzo Pignano, Rosolino Bertoni, aveva scritto alla Provincia per richiedere l’installazione di un semaforo «intelligente» che, rilevando una velocità più elevata del consentito, facesse scattare il rosso per obbligare le auto in transito sulla Melotta a rallentare. Nulla di fatto, per la Provincia l’incrocio andava bene così, ma questa volta è la minoranza a «premere sull’acceleratore» e a chiedere novità sul tavolo con il vicino Comune di Palazzo Pignano e con la Provincia di Cremona.