Arzago e Calvenzano

Le Amministrazioni bocciano la "rottamazione" delle cartelle esattoriali

La Legge di Bilancio consente agli Enti locali di "condonare" interessi e sanzioni di mora per i pagamenti dovuti dal 2000 al 2015, fatta salva la quota capitale. Misura che i due Consigli hanno deciso di non applicare.

Le Amministrazioni bocciano la "rottamazione" delle cartelle esattoriali
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Le Amministrazioni comunali di Arzago e Calvenzano hanno bocciato la "rottamazione" delle cartelle esattoriali, votando nei rispettivi Consigli comunali il diniego ad applicare la cancellazione di interessi e sanzioni di mora, come prevede la Legge di Bilancio 2023, per le sanzioni dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Una questione di "equità sociale", la motivazione.

Cartelle esattoriali, no allo stralcio di interessi e sanzioni

Nessuno sconto su interessi, sanzioni e more delle cartelle esattoriali, dovute ai rispettivi Comuni per le sanzioni erogate tra il 2000 e il 2015, come prevede per i Comuni la Legge di Bilancio 2023. Ne fanno una questione di "equità sociale" le Amministrazioni di Arzago e Calvenzano che nei rispettivi Consigli comunali hanno votato il diniego ad applicare la cosiddetta "rottamazione delle cartelle" come prevista dai commi 227, 228 e 229 della Legge 197/2022 varata dal Governo. Ad Arzago il provvedimento è passato a maggioranza.

Il Governo con la Legge finanziaria ha previsto per le cartelle esattoriali sino a mille euro, riguardanti il periodo dal 2000 al 2015 e non ancora saldate, per i Comuni la possibilità di non richiedere al debitore la quota di interessi, le sanzioni e le more maturate - ha spiegato il vicesindaco Antonello Bacis - Per una questione di equità, nei confronti di chi ha pagato, la nostra Amministrazione non intende aderire a questo stralcio automatico votando il diniego, come tra l’altro prevede la Legge stessa, comunicando la decisione all’agenzia che si occupa della riscossione per il nostro Comune. Resta la possibilità per il contribuente di saldare il debito entro giugno senza che gli vengano conteggiati interessi e sanzioni.

Una scelta, quella dell’Amministrazione arzaghese, che ha fatto storcere il naso all’opposizione, Lista per Arzago, che ha espresso voto di astensione.

Visto che si tratta di cartelle sino a mille euro, non stiamo parlando di evasori fiscali - ha dichiarato il capogruppo Stefano De Caro - quanto di persone che, anni fa, non sono riusciti a pagare 600 o 700 euro di sanzione e che, oggi, non credo riuscirebbero a pagare 1.200 o 1.500 euro con le sanzioni e gli interessi maturati. A questo punto, per recuperare le somme dovute, non è meglio aderire alla “rottamazione” prevista dalla legge, perdendo sì interessi e sanzioni, ma incassando quantomeno il capitale per una sanzione contestata e mai pagata?

In Aula la replica alla minoranza è arrivata da Gabriele Riva, ex sindaco e ora consigliere delegato al Bilancio del Comune.

Non c’è nessuna logica vessatoria nei confronti dei cittadini. Negli anni il Comune di Arzago ha previsto, per chi non riusciva a pagare un’imposta o una sanzione, modalità di pagamento rateizzate, ad esempio. Inoltre, sono previsti contributi che possono essere elargiti per i meno abbienti, aiutandoli in questi frangenti. Detto che il grosso delle cartelle esattoriali riguarda infrazioni al Codice della Strada, commesse sul territorio da arzaghesi ma anche da cittadini di altri Comuni, come Amministrazione riteniamo che il tema del condono sia una sconfitta per tutti, soprattutto per quei cittadini che pagano il dovuto.

No alla rottamazione, tutti d'accordo a Calvenzano

Ieri, sabato 28 gennaio, il Consiglio comunale di Calvenzano all'unanimità ha votato il diniego ad applicare la cosiddetto "rottamazione delle cartelle". Tutti concordi i consiglieri di Amiamo Calvenzano (unica lista presente in Consiglio) alle parole del sindaco Fabio Ferla.

Si tratta di un annullamento automatico di tipo parziale riferito alle somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione al ruolo, sanzioni e interessi di mora, e l'annullamento automatico non riguarda invece le somme dovute a titolo di capitale, il rimborso spese per procedure esecutive e i diritti di notifica - ha spiegato il primo cittadino -. Per ragioni di equità, come si è condiviso (con i consiglieri, ndr) come previsto dalla Legge propongo di non aderire a questo stralcio automatico perché automatismi di questo tipo creano inevitabilmente una disparità verso i cittadini che hanno regolarmente pagato i tributi. Il Comune di Calvenzano, che è un Comune di medie dimensioni ha la capacità di indagare sui singoli soggetti che non hanno pagato e i Comuni, come Calvenzano, hanno sempre fatto hanno sempre fatto tutte le azioni necessarie anche dal punto di vista di andare incontro a chi, avuta la sanzione, non ha la capacità economica di poterla saldare. Facendo ad esempio delle rateizzazioni, anche di 120 rate. In più, ad esempio, se si tratti di casi sociali, attraverso l'aiuto dei Servizi sociali stessi. Qui si sta parlando di persone che, per ragioni che non voglio giudicare, non hanno pagato e, quindi, rispetto a chi paga regolarmente non vedo perché debbano essere condonati.

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