La replica dell’Amministrazione: “Forniti tutti i documenti, bastava prepararsi”

Il sindaco di Spirano in merito alla discussione sul Bilancio.

La replica dell’Amministrazione: “Forniti tutti i documenti, bastava prepararsi”
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La replica dell'Amministrazione di Spirano chiarisce la propria posizione in merito al Consiglio comunale di sabato, a seguito della discussione sul Bilancio. “Per la prima volta abbiamo fornito le pagine nel dettaglio dove ad ogni voce è spiegato a cosa serve ogni cifra – ha detto il sindaco Yuri Grasselli – Non siamo a fare un interrogatorio in Consiglio comunale che è un atto politico e la procedura è questa”.

La replica alla discussione

“Per comprendere l’intera questione, è necessario per prima cosa comprendere il ruolo del Consiglio comunale - ha spiegato il sindaco - A differenza della Giunta che ha ruolo esecutivo all’interno dell’amministrazione, il Consiglio comunale ha infatti un ruolo di indirizzo politico e di controllo dell’operato dell’amministrazione. Per questo, le domande fatte sabato mattina dalla minoranza di ‘Spirano in Movimento’ erano totalmente fuori luogo e non meritavano un approfondimento specifico da parte nostra”.

“Forniti tutti i documenti, bastava prepararsi”

“A tutti i consiglieri sono state fornite oltre cento pagine di documenti riguardanti il bilancio e i punti all’ordine del giorno nella seduta del 27 luglio - ha proseguito - In queste pagine, i consiglieri, con un po’ di impegno nella lettura, avevano accesso a tutti i dettagli di ogni singola voce inserita a bilancio. Bastava studiare quanto ricevuto per conoscere le risposte ai loro dubbi. Bastava prepararsi per affrontare in aula un dibattito politico degno dell’aula consiliare”.

"Il Consiglio non è un interrogatorio"

“Come gruppo di maggioranza, siamo pronti e disponibili a fornire sempre e a chiunque qualsiasi spiegazione sul nostro operato e sulle scelte politiche che stanno alla base dalle nostre azioni - ha concluso il sindaco - D’altro canto, non faremo mai gli insegnanti di coloro che non hanno voglia e che non vogliono studiare i documenti che hanno a disposizione, scambiando il Consiglio comunale con il luogo dove tutto è concesso”.

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