Rivolta d'Adda

La Fondazione Asilo Infantile va "a caccia" di insegnanti abilitate

L'appello di Bagnolo: "Siamo alla ricerca di due jolly per fronteggiare eventuali supplenze".

La Fondazione Asilo Infantile va "a caccia" di insegnanti abilitate
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AAA Cercasi insegnanti abilitate. È questo l’accorato appello di cui Felice Bagnolo, presidente della "Fondazione Asilo Infantile", carica che ricopre da un anno, si è fatto portavoce in Consiglio comunale durante la sua audizione pubblica dello scorso martedì.

“Non riusciamo a reperire insegnanti abilitate, perché la maggior parte preferisce rivolgersi e fare domanda nelle strutture statali – ha riferito Bagnolo al sindaco Giovanni Sgroi e a tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza presenti in aula – Attualmente tutte le nostre sezioni sono coperte da almeno un’insegnante abilitata, ma siamo in carenza e quindi alla ricerca di altri due jolly per fronteggiare eventuali supplenze. Al momento siamo costretti a poggiarci sulla figura degli educatori, che però non possiedono l’abilitazione. Ciononostante, la loro assunzione a tempo determinato è stata autorizzata dalla FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) proprio per sostituire le insegnanti”.

Preoccupano il caro energia e il calo demografico

Ma il problema della mancanza di personale in possesso di abilitazione non è l’unico a cui Bagnolo e la sua Fondazione devono trovare al più presto una soluzione. Da un lato la crisi energetica e dall’altro il calo demografico stanno mettendo a dura prova i numeri registrati dall’asilo, sia in termini di iscritti che di bollette da pagare.

“Per quel che concerne i consumi energetici, ci aspettiamo una batosta economica, resa inevitabile dalla tipologia del nostro edificio che di certo non è di recente costruzione. Per questo, non solo stiamo cercando di contenere i costi, ma abbiamo anche già fatto richiesta dei bonus energetici statali, quello del 15% per la luce e quello del 18% per il gas. Vogliamo evitare in ogni modo di pesare sulle casse delle famiglie dei nostri bambini e su quelle della nostra comunità. Riguardo al calo demografico poi, vi porto degli esempi: quattro anni fa avevamo oltre 200 bimbi, mentre oggi ci attestiamo sui 159. La nostra intenzione è quella di mantenere il più possibile le nostre otto sezioni, ciascuna delle quali conta al suo interno circa 20 bambini, ma in futuro non sono da escludere dei tagli”.

La proposta del sindaco Sgroi

Tagli che però dovrebbero essere evitati il più a lungo possibile, come sottolineato dal primo cittadino Sgroi.

 “Sicuramente mantenere una sezione in più è un costo, però è anche un investimento per la comunità. Quest’ultima deve investire sull’educazione e sulla formazione, specialmente dei più piccoli e delle fasce più giovani. Preferirei dunque ridurre il numero dei bambini presenti in ogni sezione, piuttosto che perdere un’intera sezione all’interno di una scuola parificata che costituisce motivo di vanto e di orgoglio per il nostro territorio vista l’elevata qualità dell’offerta didattica”.

Patrini: "Massima collaborazione"

Dal canto suo, il vicesindaco Marianna Patrini si è detta disponibile a sostenere la Fondazione in ogni sua battaglia.

“Ringrazio il presidente Bagnolo e tutti coloro che hanno lavorato duramente assieme a lui per fornirci una valutazione dettagliata dei costi e delle criticità presenti nella scuola infantile. Da parte mia e da parte di Monica Bonazzoli, assessore ai Servizi per l’infanzia, c’è sempre stata e continuerà a esserci estrema collaborazione con tutte le figure che lavorano per l’asilo”.

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