Isole wifi in paese, tutti favorevoli in Consiglio

La mozione di Centrodestra per Arzago passa all'unanimità. La Giunta si impegnerà a realizzare il progetto entro l'anno se verrà finanziato o nel 2019 trovando a Bilancio i fondi necessari.

Isole wifi in paese, tutti favorevoli in Consiglio
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La maggioranza "sposa" la mozione del gruppo Centrodestra per Arzago per installare isole wifi per navigare in internet gratuitamente in paese. La Giunta si prende l'impegno di reperire, tra il 2018 e il 2019, i fondi necessari.

Isole wifi, ok alla proposta della minoranza

Passa con voto unanime in Consiglio comunale la proposta del gruppo di minoranza Centrodestra per Arzago. Nel documento veniva chiesto alla Giunta l'impegna ad installare punti di accesso wifi per la navigazione gratuita in internet in alcune zone del paese. L'Amministrazione Riva ha accolto la richiesta con un emendamento al testo della mozione. Togliere la tempistica, troppo stretta, del 2018 per realizzare il progetto, prendendo l'impegno di reperire i fondi necessari entro il prossimo anno.

Per il progetto chiesto un finanziamento

Sul tema internet gratuito in paese, con isole wifi in alcune zone "strategiche", l'Amministrazione comunale si è già mossa. "E' un tema interessante - ha spiegato il sindaco Gabriele Riva -. Abbiamo fatto fare un preventivo di spesa che, tra la parte elettrica e l'avvio di tre isole wifi verrebbe a costare circa 10mila euro al Comune. Soldi che a Bilancio non abbiamo, ma per il progetto abbiamo partecipato ad un bando europeo che finanzia il 100% dei costi".

Biblioteca, piazza e scuole le tre isole wifi

La Giunta ha pensato a tre isole wifi sul territorio arzaghese. Una nella zona della biblioteca e del Centro civico "Alda Merini", una nella centrale piazza San Lorenzo e una terza nella zona delle scuole e del centro sportivo. I proponenti, i consiglieri di centrodestra guidati da Stefano De Caro, hanno accettato di modificare il testo della mozione. Tolto il vincolo del 2018 per completare il progetto, l'Amministrazione si è presa l'impegno, nel caso non arrivassero i fondi pubblici richiesti, di reperire le 10mila euro necessarie entro il 2019.

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