Il "sì" definitivo alla logistica porterà 6 milioni a Rivolta, la minoranza: "E' uno spreco"
Il sindaco Giovanni Sgroi ha illustrato il progetto che interesserà un’area di 117mila metri quadrati a nord del paese

Via libera definitivo al nuovo insediamento di logistica a nord della Rivoltana. Il Consiglio comunale di Rivolta ha approvato il Piano Integrato d’Intervento che interesserà un’area complessiva di 117.583 metri quadri, racchiusa tra la SP4, la SP90 e le aree a monte della cascina Origgia.
Arriva la logistica
Un progetto che cambierà radicalmente il volto del territorio, e che – almeno sul fronte economico – segna un colpo importante per le casse del Comune, ma che divide profondamente maggioranza e opposizione. Secondo quanto illustrato, la logistica occuperà fino a 67mila metri quadri di superficie lorda di pavimento, con una copertura massima di 47mila. L’accesso sarà garantito da una nuova bretella e una rotatoria, entrambe a carico del proponente. Ma il vero nodo della discussione è stato, ancora una volta, il prezzo del territorio. A sottolinearlo per primo è stato lo stesso sindaco Giovanni Sgroi, che ha però ricordato come dal progetto il Comune incasserà oltre 6 milioni di euro tra quota una tantum da 1,5 milioni e oneri vari.
Il sindaco: "Pecunia non olet"
"Pecunia non olet", ha dichiarato il primo cittadino, facendo intendere che in tempi di ristrettezze economiche certe occasioni non si possono lasciar sfuggire:
"Questa è un’area che nei precedenti Pgt era stata individuata come At1 commerciale-produttiva e che è ferma dal 2009. Da parte nostra, quando si sono presentate le opportunità di una logistica abbiamo dato corso a tutti gli atti burocratico-amministrativi necessari per affrontare tale problematica, compreso un nuovo accordo di programma con la Provincia ad integrazione di quello già firmato nel 2010, distrattamente non ratificato dal Consiglio provinciale di quel tempo. A fronte dell’intera normativa sono stati fatti tutti i percorsi previsti rispettando ogni parametro ambientale e urbanistico. La tiritera del consumo di suolo – ha concluso Sgroi – non sta né in cielo né in terra perché quest’area è già classificata come commerciale produttiva da anni. Abbiamo chiesto e ottenuto il recupero della cascina Origgia che verrà adibita a terziario".
Critiche dall'opposizione
Ma non sono mancate le polemiche. Il gruppo di minoranza RivoltiAmo ha votato contro, esprimendo forte preoccupazione per l’impatto ambientale dell’intervento: in particolare la consigliera Elisabetta Nava ha puntato il dito contro quella che definisce una scelta miope.
"Si può fare un buon consumo o un cattivo consumo di un determinato territorio e la logistica, per noi, non è un buon consumo di quel territorio - ha spiegato - La logistica sicuramente porta adesso molte risorse economiche, in futuro bisognerà vedere. Di sicuro abbiamo sprecato 117mila metri quadri di territorio per un’attività che porta inquinamento. Stanno in piedi le Vas, le Via e altro, certo, ma di fatto chi vive qui non può negare che abitiamo in un’area estremamente popolata da logistiche, sovraccarica di traffico di mezzi pesanti. Una logistica non varrà mai quanto il sacrificio di quell’area che abbiamo perso".