Politica

Il primo congresso del Ppn convocato in San Bernardino: lotta al centralismo e bordate contro la Corte costituzionale

Il nuovo partito è ufficialmente nato e con lui la Confederazione del Nord a cui hanno già aderito tre associaizoni. Presa di distanza da Patto per il Nord

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Un clima torrido sabato 28 giugno ha accolto a Caravaggio il primo congresso del Partito popolare del Nord - Autonomia e Libertà nelll'Auditorium "Piero Ferri" del complesso di San Bernardino. Fondatori e militanti sono arrivati da tutto il Nord Italia.

Il Ppn sceglie Caravaggio per il suo primo congresso

Il Ppn è ufficialmente nato e sabato nel suo primo congresso ha delineato le direttrici della sua azione politica. In città sono arrivati fondatori e militanti, in primis il segretario politico Roberto Castelli, ex ministro della Giustizia. Prima dell'inizio dei lavori è stato invitato a dare la sua benedizione il parroco don Giansante Fusar Imperatore perché, si è sottolineato, il "Ppn non è un partito confessionale ma riconosce le radici cristiane del territorio". Iscritti a parlare la vicesegretaria federale Francesca Losi, l'onorevole Giulio Arrighini presidente dell’Assemblea Federale, il docente e saggista Davide Lovat, l'onorevole ex ministro per le Politiche europee Domenico Comino, l'onorevole Paolo Franco e, a chiudere, Castelli. A fare gli onori di casa è stato l'avvocato Rocco Lombardo, primo consigliere comunale bergamasco del Ppn, che ha dedicato il congresso al padre defunto.

"Era un maestro di origine calabrese, poi consigliere comunale per più mandati - ha ricordato - quando vinse il concorso e arrivò qui i meridionali erano quasi 'sconosciuti'. Per questo molti mi chiedono il perché della mia appartenenza politica: perché mio padre soteneva che l'Italia era stata fatta, forse anche gli italiani ma l'unico modo perché il Paese potesse funzionare era un federalismo vero, applicato e non rivoluzionario. Infatti tra le righe della Costituzione c'è".

Congresso

I punti cardine del partito

Durante la mattinata sono stati toccati temi cari al Carroccio delle origini, come la questione morale e identitaria nella politica, la tirannia fiscale dello Stato, la lotta al centralismo romano e di Bruxelles e all’omologazione legata alla globalizzazione, infine la Legge Calderoli sull’autonomia, definita senza mezze misure una scatola vuota. Il più atteso è stato l'intervento di Castelli, che ha chiarito qual è la natura del partito.

"Chi siamo noi? Una manica di matti? Peggio, di reduci? Di nostalgici? - ha esordito - potrebbe essere ma non è, anche se usurati dal tempo, siamo ancora l'avanguardia intellettuale e politica di questo disgraziato Nord. La fiammella non si deve spegnere. Il Nord qualcosa di buono a costruito, la macchina c'è anche se va migliorata, ma senza benzina non si va da nessuna parte e la benzina sono i soldi. Ecco perché bisogna parlare di residuo fiscale, ed è difficilissimo spiegare alla nostra gente quello che sta succedendo".

La legge sull'autonomia e l'attacco alla Corte Costituzionale

"Non abbiamo solo il centralismo di Roma nei palazzi della politica - ha detto ancora Castelli - non più solo quello di Bruxelles e quello mondiale legato alla globalizzazione, abbiamo anche quello della Corte Costituzionale: approfittando della miserabile debolezza della politica legifera, cambia la Costituzione. Quattro parrucconi che scrivono cose inaudite che secondo me configurano l'alto tradimento. Hanno infatti scritto letteralmente che 'è pur vero che la Costituzione prevede che alcune materie possono essere trasferite alle Regioni ma noi diciamo che non si può'... Tecnicamente è un colpo di Stato".

Nata la Confederazione del Nord

Al termine degli interventi, la presentazione dell'atto originale di costituzione del partito e la firma delle prime associazioni alleate che sono entrate a far parte della Confederazione del Nord: Area Liberale - Coraggio e Coerenza, Movimento Progetto Piemonte e Bologna - Città e Provincia autonoma. In merito Castelli ha chiarito la posizione del Ppn nei confronti di Patto per il Nord, che lui stesso ha contribuito a fondare.

"Se noi riusciamo a coagulare una buona parte delle sigle autonomiste e indipendentiste facciamo massa critica ed è importante - ha spiegato Castelli - e qui devo spendere una parola di chiarezza con Patto per il Nord: vedo che nel loro sito compare il mio faccione tra i soci fondatori, ed è così, ma l'idea che era alla base di questa associazione si è trasformata rapidamente in una sorta di partito. Con la Confederazione invece si stabilisce un tavolo permanente di consultazione tra gli aderenti, che sono tutti primus inter pares, e un Direttorio che voterà sulle diverse iniziative".

Congresso

In chiusura sono arrivati i saluti istituzionali del sindaco Claudio Bolandrini e del presidente del Consiglio Carlo Mangoni. Nel pomeriggio aperto il dibattito.

La polemica

Prima dell’inizio del congresso c’è stato un fuori programma: gli organizzatori hanno affisso alla chiesa di San Bernardino una delle loro bandiere e subito è arrivata una segnalazione alla Polizia locale.

"Ho visto e ho segnalato telefonicamente alla Polizia locale - ha spiegato l’ex assessore Federica Banfi - Inizialmente mi hanno risposto che era presente nel centro civico anche un assessore e che quindi probabilmente erano autorizzati. Ho saputo invece che successivamente è stato tolto. Penso sia segno di ignoranza, di inciviltà ma anche di arroganza pensare di poter fare una cosa del genere. Questo dovrebbe essere evidente a tutti".

La questione è subito finita sui social, dove a replicare alle accuse di inciviltà è stato il consigliere Lombardo.

"I responsabili sono stati immediatamente richiamati, nonostante la buona fede, e si scusano ha - ha scritto - Non si trattava di un manifesto ma di un vessillo di raso, appeso con carta adesiva. Purtroppo è stato un errore dovuto alle numerose richieste di indicazioni circa il luogo esatto del congresso, giunte dai partecipanti di altre regioni. Il drappo è stato rimosso dopo circa 20 minuti dall’affissione".

Ma la polemica è proseguita.

Congresso

 

 

Giuseppe

La giustizia è un potere e non può essere esercitato da accorpati per concorso e a vita serve il consenso dei cittadini: il voto Adottiamo la legislazione U.S.A. in materia L'ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA AMERICANA     Grazie ai miei studi universitari di Diritto Angloamericano ed al provvidenziale Internet eccovi un breve, ma esauriente dossier sul sistema giudiziario degli Stati Uniti. Innanzitutto una (spero) breve premessa.. Il sistema giudiziario americano è articolato su due livelli: federale e statale. La giurisdizione federale si occupa solo delle materie ad essa affidate dalla Costituzione e di nient'altro, tutto il resto è di competenza statale (Per capirci, tutti i reati comuni, omicidio compreso, sono di competenza della giurisdizione statale a meno che: siano contro gli Stati Uniti come Nazione, avvengano in aree sotto il diretto controllo federale o di proprietà o interesse federale oppure coinvolgano materie riservate dalla Costituzione allo Stato Federale o si tratti di crimini che coinvolgano più di uno stato). Negli U.S.A. i Giudici e l’Ufficio del Pubblico Ministero sono entità distinte. I primi sono completamente autonomi e si autogovernano; il secondo è inquadrato nel personale dell’Esecutivo. Ed ora cominciamo:   STATO FEDERALE   Nello Stato Federale per ciò che riguarda l’amministrazione della giustizia, le giurisdizioni si chiamano distretti (ce ne sono 93) ed a seconda dell'estensione e popolazione dello Stato, possono essere grandi come lo Stato Stesso o meno (negli stati di New York e California ce ne sono quattro Nord, Sud, Est , Ovest. A New York City hanno la loro sede ben due: il Distretto Est con sede a Brooklyn e quello Sud, con sede a Manhattan. I Distretti sono, a loro volta, raggruppati in Circuiti su cui hanno giurisdizione le Corti d’Appello.   GIUDICI I giudici Federali sono nominati a vita dal Presidente degli Stati Uniti con il consenso del Senato e possono essere rimossi solo per dimissioni volontarie o con procedura di Impeachment (accusa dalla Camera dei Rappresentanti e Giudizio di Rimozione da parte del Senato con Maggioranza di due terzi, pari, attualmente a 67 voti). A Capo di ogni Corte c’è un Giudice Capo (Chief Judge). La Corte di ultima istanza è la Corte Suprema composta da nove giudici ed il cui Presidente (Chief Justice) è nominato direttamente dal Presidente degli Stati Uniti con il procedimento di cui sopra.   PUBBLICA ACCUSA In ogni Distretto ha sede l’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti (United States Attorney) il quale ha il compito sia di Pubblica accusa per i reati federali che di avvocato della Pubblica amministrazione nei processi che la riguardano. È  nominato, dal Presidente degli Stati Uniti e confermato con voto del Senato. Dura in carica Quattro anni e può essere riconfermato. In caso di cessazione anticipata, viene nominato un sostituto sino allo scadere del mandato. Gerarchicamente subordinati al Procuratore degli stati Uniti sono i Vice o Assistenti Procuratori nominati da lui per lo stesso periodo di tempo con il gradimento del Dipartimento della Giustizia. Sono suddivisi in Assistenti Esecutivi, ed Assistenti semplici. L’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti dipende gerarchicamente dal Procuratore Generale (Attorney General) equivalente americano del Ministro della Giustizia.   STATI FEDERATI   GIUDICI I giudici statali sono, in genere, elettivi ed  a tempo, il requisito minimo per diventare giudici è essere avvocati da un minimo di anni che è più o meno maggiore, a secondo del posto che si vorrebbe occupare. (corti di 1° grado, d’appello o Corte Suprema Statale)   PUBBLICA ACCUSA In ogni Contea siede un Procuratore Distrettuale (che in alcuni Stati è chiamato Procuratore di Stato), che è eletto direttamente dalla popolazione della Contea  per quattro anni,. Le leggi locali stabiliscono se e quante volte può essere rieletto. I suoi Vice o Assistenti sono nominati direttamente da lui e restano in carica finché ci resta lui,  a meno di riconferma da parte del nuovo Procuratore. In caso di cessazione anticipata per qualunque motivo, il Sindaco od il Governatore nominano un Procuratore ad Interim sino alla nuova elezione. I Procuratori Distrettuali, essendo ovviamente elettivi, non sono gerarchicamente sottoposti a nessuno, ma operano, comunque, sotto la sorveglianza del Procuratore Generale di Stato (State Attorney General) funzionario elettivo anch’esso, che ha il rango di Ministro della Giustizia Statale. Le elezioni si svolgono, ovviamente con la contrapposizione di candidati generalmente, ma non sempre legati ad uno dei due partiti tradizionali: Democratico e Repubblicano. Ed ora la domanda che nessuno mi ha posto: cosa fanno tutti quanti se non vengono riconfermati in carica? Semplice, tornano a fare gli avvocati -_^    

Angela

Anche se non è un "manifesto" come dichiarato Ma un vessillo di raso(cosa cambia) un po' di quella "roba" come capita di dire, è stato appeso su una chiesa, fare le cose senza "pensare". Non mi sembra un buon inizio.

Giuseppe

La giustizia è un potere e non può essere esercitato da accorpati per concorso e a vita serve il consenso dei cittadini: il voto Adottiamo la legislazione U.S.A. in materia L'ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA AMERICANA     Grazie ai miei studi universitari di Diritto Angloamericano ed al provvidenziale Internet eccovi un breve, ma esauriente dossier sul sistema giudiziario degli Stati Uniti. Innanzitutto una (spero) breve premessa.. Il sistema giudiziario americano è articolato su due livelli: federale e statale. La giurisdizione federale si occupa solo delle materie ad essa affidate dalla Costituzione e di nient'altro, tutto il resto è di competenza statale (Per capirci, tutti i reati comuni, omicidio compreso, sono di competenza della giurisdizione statale a meno che: siano contro gli Stati Uniti come Nazione, avvengano in aree sotto il diretto controllo federale o di proprietà o interesse federale oppure coinvolgano materie riservate dalla Costituzione allo Stato Federale o si tratti di crimini che coinvolgano più di uno stato). Negli U.S.A. i Giudici e l’Ufficio del Pubblico Ministero sono entità distinte. I primi sono completamente autonomi e si autogovernano; il secondo è inquadrato nel personale dell’Esecutivo. Ed ora cominciamo:   STATO FEDERALE   Nello Stato Federale per ciò che riguarda l’amministrazione della giustizia, le giurisdizioni si chiamano distretti (ce ne sono 93) ed a seconda dell'estensione e popolazione dello Stato, possono essere grandi come lo Stato Stesso o meno (negli stati di New York e California ce ne sono quattro Nord, Sud, Est , Ovest. A New York City hanno la loro sede ben due: il Distretto Est con sede a Brooklyn e quello Sud, con sede a Manhattan. I Distretti sono, a loro volta, raggruppati in Circuiti su cui hanno giurisdizione le Corti d’Appello.   GIUDICI I giudici Federali sono nominati a vita dal Presidente degli Stati Uniti con il consenso del Senato e possono essere rimossi solo per dimissioni volontarie o con procedura di Impeachment (accusa dalla Camera dei Rappresentanti e Giudizio di Rimozione da parte del Senato con Maggioranza di due terzi, pari, attualmente a 67 voti). A Capo di ogni Corte c’è un Giudice Capo (Chief Judge). La Corte di ultima istanza è la Corte Suprema composta da nove giudici ed il cui Presidente (Chief Justice) è nominato direttamente dal Presidente degli Stati Uniti con il procedimento di cui sopra.   PUBBLICA ACCUSA In ogni Distretto ha sede l’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti (United States Attorney) il quale ha il compito sia di Pubblica accusa per i reati federali che di avvocato della Pubblica amministrazione nei processi che la riguardano. È  nominato, dal Presidente degli Stati Uniti e confermato con voto del Senato. Dura in carica Quattro anni e può essere riconfermato. In caso di cessazione anticipata, viene nominato un sostituto sino allo scadere del mandato. Gerarchicamente subordinati al Procuratore degli stati Uniti sono i Vice o Assistenti Procuratori nominati da lui per lo stesso periodo di tempo con il gradimento del Dipartimento della Giustizia. Sono suddivisi in Assistenti Esecutivi, ed Assistenti semplici. L’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti dipende gerarchicamente dal Procuratore Generale (Attorney General) equivalente americano del Ministro della Giustizia.   STATI FEDERATI   GIUDICI I giudici statali sono, in genere, elettivi ed  a tempo, il requisito minimo per diventare giudici è essere avvocati da un minimo di anni che è più o meno maggiore, a secondo del posto che si vorrebbe occupare. (corti di 1° grado, d’appello o Corte Suprema Statale)   PUBBLICA ACCUSA In ogni Contea siede un Procuratore Distrettuale (che in alcuni Stati è chiamato Procuratore di Stato), che è eletto direttamente dalla popolazione della Contea  per quattro anni,. Le leggi locali stabiliscono se e quante volte può essere rieletto. I suoi Vice o Assistenti sono nominati direttamente da lui e restano in carica finché ci resta lui,  a meno di riconferma da parte del nuovo Procuratore. In caso di cessazione anticipata per qualunque motivo, il Sindaco od il Governatore nominano un Procuratore ad Interim sino alla nuova elezione. I Procuratori Distrettuali, essendo ovviamente elettivi, non sono gerarchicamente sottoposti a nessuno, ma operano, comunque, sotto la sorveglianza del Procuratore Generale di Stato (State Attorney General) funzionario elettivo anch’esso, che ha il rango di Ministro della Giustizia Statale. Le elezioni si svolgono, ovviamente con la contrapposizione di candidati generalmente, ma non sempre legati ad uno dei due partiti tradizionali: Democratico e Repubblicano. Ed ora la domanda che nessuno mi ha posto: cosa fanno tutti quanti se non vengono riconfermati in carica? Semplice, tornano a fare gli avvocati -_^     Carlo

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