Casirate verso il voto

Il gruppo di minoranza ha scelto, il candidato sindaco è Mario Donadoni

Il fotografo, 54 anni, è tornato a vivere in paese nel 2019 dopo aver vissuto a Londra e a Trezzo dove ha aperto la sua società, "Fabbrica di Luce", un’agenzia di comunicazione che si occupa di fotografia, grafica e web design

Il gruppo di minoranza ha scelto, il candidato sindaco è Mario Donadoni
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A Casirate c'è il primo candidato sindaco: si tratta di Mario Donadoni, 54 anni, fotografo e titolare della "Fabbrica di Luce", una agenzia di comunicazione con sede a Trezzo sull'Adda dove ha vissuto, prima di tornare nel 2019 nel paese in cui è nato e cresciuto. Donadoni è stato il candidato scelto dal gruppo che fa riferimento alla minoranza consiliare uscente. Il nome il logo della lista sarà ufficializzato la prossima settimana.

Il fotografo dell'Adda Mario Donadoni candidato sindaco

Fumata bianco all’interno dell’attuale gruppo di minoranza in consiglio, "Un’idea in comune", che da mesi sta radunando consiglieri e cittadini di Casirate per rinnovare la lista civica in vista dell’appuntamento con le urne dell’8 e 9 giugno prossimo. Il candidato sindaco designato è Mario Donadoni, 54 anni, fotografo, nato e cresciuto a Casirate prima di trasferirsi a vivere prima a Londra e poi a Trezzo sull’Adda, nel milanese, dove ha aperto la sua società "Fabbrica di Luce", un’agenzia di comunicazione che si occupa di fotografia, grafica e web design.

"La mia candidatura è emersa da una serie di incontri realizzati dalla lista Un’idea in comune - Casirate d’Adda aperti alla partecipazione dei cittadini - ha spiegato il candidato sindaco -. Gli incontri proseguono, tuttora, a cadenza settimanale. Intendiamo iniziare un ascolto dei cittadini, delle associazioni e di tutti i portatori di interesse del nostro paese".

Il nome e il simbolo della lista civica, che si presenterà alle elezioni comunali, verrà ufficializzato la prossima settimana dal gruppo che fa riferimento anche ai consiglieri comunali uscenti Andrea Pavesi, Luca Gelfi, Michela Bonetti e Walter Fausto Mandelli. Gli incontri successivi serviranno alla lista civica per dettagliare i punti del programma elettorale che sarà proposto ai casiratesi, chiamati a votare il nuovo sindaco e rinnovare il Consiglio comunale.

La visione del paese del candidato

Il candidato sindaco, Mario Donadoni, è tornato ad essere... cittadino casiratese dal 2019 e, con l’occhio del fotografo, ha una sua visione del suo paese e del territorio che lo circonda.

"Casirate gode di una posizione strategica. Uno straniero che dovesse venire a visitare l’Italia la troverebbe perfetta perché vicina a tutto: città d’arte, montagne, fiere, eventi, spettacoli, concerti - ha aggiunto il 54enne -. Per chi ci abita significa poter far studiare i figli in 8 delle migliori Università d’Italia (tra Milano, Bergamo e Brescia) senza dover sostenere un figlio fuori sede, con i costi che comporta. Significa poter essere curati in centri ospedalieri di eccellenza, dove si vengono a curare da tutta Italia, senza dover pagare l’albergo per stare vicino ai propri parenti. Significa avere a disposizione concerti e spettacoli tra i più importanti che vengono svolti in Italia, per non parlare degli eventi sportivi. Casirate potrebbe essere un luogo ambito, ma non lo è perché non ci siamo presi cura abbastanza del nostro territorio. Troppe infrastrutture l’hanno attraversata in poco tempo. Nessuno si è preso cura di ricucire e risanare queste ferite. Ci siamo rassegnati alla bruttezza e al degrado come a un destino ineluttabile. Non c’è niente di ineluttabile in un paesaggio che è stato plasmato dal lavoro millenario degli abitanti di questo territorio. Dove tutti vedono un destino inesorabile io vedo una potenzialità da sviluppare. Rendere Casirate più bella, sana, pulita, verde e sicura significa ridare a Casirate il valore che merita. Alberi e acque sorgive possono essere il simbolo e i protagonisti di questo riscatto".

Mario Donadoni ha vinto il "ballottaggio", interno al gruppo, che vedeva come altro papabile candidato sindaco l’architetto Emiliano Calvi, 69 anni, da quasi un anno in pensione dopo aver guidato gli uffici Tecnici di Arzago e Calvenzano. Calvi ha fatto un passo indietro. "Auguro a Mario Donadoni e a tutto il gruppo un buon lavoro in viste dalle elezioni comunali", ha dichiarato.

Chi è Mario Donadoni

Nato e cresciuto a Casirate, Mario Donadoni, 54 anni, è tornato a viverci nel 2019 dopo aver vissuto a Londra e a Trezzo sull’Adda. Fotografo, proprio a Trezzo ha aperto la sua società "Fabbrica di Luce". Nella sua carriera Donadoni si è occupato di Lago d’Iseo durante "The Floating Piers", di fiumi e delle valli idroelettriche e della loro storia: Valtellina, Val Brembana, Val Seriana, Po, Piave, Ticino, Tevere; si è occupato anche del Parco di Monza, dei suoi alberi monumentali e della Villa Reale oltre che di archeologia industriale a Crespi d’Adda e a Tivoli.

"Al centro della mia attività c’è sempre stata la scoperta e la valorizzazione del territorio. Soprattutto l’Adda è stata protagonista dei miei scatti, delle mie mostre, dei miei libri - ha spiegato Donadoni -. Avendo trascorso un po’ di tempo lontano da Casirate mi posso permettere di guardare la situazione del nostro paese con uno sguardo più oggettivo. Siamo vicini a tutto: università, ospedali, montagne, laghi, città importanti, treni, metropolitane, aeroporti. Nonostante questo molti sono scontenti di vivere qui. Guardando adesso a Casirate mi viene in mente l’Adda che ho cominciato a fotografare da bambino. Il territorio è stato ferito, c’è degrado nella cura del territorio e nella sicurezza: le due cose vanno quasi sempre a braccetto, dove c’è degrado quasi sempre si crea anche insicurezza e illegalità. La percezione più diffusa è quella di una qualità di vita che si è abbassata. Pochi amano il territorio dove vivono. Lo considerano al più un luogo dove dormire, non un luogo da vivere e amare".

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