Il Consiglio di Pontirolo finisce alle 4 di mattina, la sindaca punta il dito contro Vigentini
Il consigliere di opposizione accusato di ostruzionismo, la replica: "E’ un mio diritto l’attività di controllo"

Il Consiglio comunale di Pontirolo fa le ore piccole. E’ stata una seduta fiume quella di giovedì 17 luglio 2025. Cominciato alle 19.30, si è protratto sino alle 4 del mattino.
Consiglio comunale fiume
A prolungare la durata della riunione del Consiglio comunale, la strategia ostruzionistica del consigliere di opposizione Alessandro Vigentini, che ha presentato ben 99 richieste di integrazioni e modifiche ai verbali della seduta precedente. Non solo: Vigentini ha anche chiesto di discuterle e votarle singolarmente, addirittura anche per appello nominale. Una procedura che ha dilungato i tempi dell’Assise che, come detto, si è conclusa quasi all’alba. Erano undici i punti all’ordine del giorno. Oltre alle "tradizionali" comunicazioni di inizio seduta, c’erano tre interrogazioni e quattro mozioni dell’opposizione. E, a concludere, la ratifica di una delibera di Giunta e la salvaguardia degli equilibri di bilancio. Argomenti che sono stati però trattati a notte fonda.
"Opposizione bieca"

"Purtroppo, i consiglieri hanno potuto affrontare queste tematiche solamente alle 3.30 di mattina, a causa di un’opposizione bieca portata avanti dal consigliere Vigentini - ha sottolineato la sindaco Erika Bertocchi - Dopo aver espresso la propria perplessità in merito all’orario di inizio del consiglio, a suo parere convocato troppo presto, Vigentini ha deciso di non entrare nel merito dei progetti che la maggioranza sta portando avanti concretamente per Pontirolo ma, al contrario, ha preferito soffermarsi per ore sull'approvazione dei verbali della seduta precedente, con 99 frasi ripetitive e prive di reale contenuto".
Una situazione snervante
Una situazione snervante, tanto che perfino Barbara Legnani, capogruppo di "Cambiamo insieme", lista di cui fa parte lo stesso Vigentini, ha preso le distanze, dapprima astenendosi dalle proposte presentate e poi abbandonando la seduta prima della conclusione dei lavori.

"Cosa che ha fatto anche Vigentini - ha fatto notare la prima cittadina - quando, giunti finalmente alla discussione sugli equilibri di bilancio ha poi abbandonato l’aula, probabilmente disinteressato ad approfondire le tematiche inerenti alla gestione economico-finanziaria del nostro paese. Assente alla discussione sul punto più importante del Consiglio, poi, non ha nemmeno votato. Nonostante il misero tentativo di ostacolare il Consiglio, la maggioranza ha comunque proseguito compatta nel suo operato".
"Disinteresse per il confronto democratico"

«Da parte della sindaca è l’ennesimo tentativo di scaricare sulle opposizioni la responsabilità del fallimento amministrativo e del suo totale disinteresse per il confronto democratico - ha replicato Vigentini - Si è voluto trasformare una normale e legittima attività di controllo da parte di un consigliere comunale in un teatrino accusatorio, dai toni paternalistici e moralisti, per coprire l’incapacità amministrativa della Giunta di gestire con trasparenza il dibattito e accettare la dialettica consiliare. il diritto di presentare osservazioni sui verbali delle sedute precedenti non è né ostruzionismo né provocazione, ma un atto di vigilanza previsto dal Regolamento - ha proseguito il consigliere di opposizione - Se il la seduta è iniziata alle 19.30 e siamo arrivati a discutere gli equilibri di bilancio solo alle 3.30 del mattino, non è certo colpa di chi chiede trasparenza, ma di chi pretende che si approvino documenti importanti come se fossero una formalità da liquidare in dieci minuti. Trovo poi particolarmente ipocrita l’accusa secondo cui avrei 'ostacolato' il lavoro del Consiglio. È l’Amministrazione ad aver messo in calendario una seduta fiume, con l’intento evidente di scoraggiare ogni forma di discussione. Chi non ha rispetto per il Consiglio - ha concluso Vigentini - è chi lo convoca per logoramento, non chi esercita il proprio ruolo con serietà. Chi ha paura delle domande, delle verifiche, della trasparenza, non è all’altezza del proprio ruolo. E Pontirolo merita molto di più di una gestione arrogante, chiusa e allergica al confronto".
L'amarezza della sindaca
Erika Bertocchi, molto amareggiata dalla situazione creatasi, ha poi voluto stigmatizzare pubblicamente il comportamento tenuto dal consigliere di opposizione.
"Il sindaco, così come tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza, sono tenuti a rispettare il ruolo istituzionale che ricoprono e ad affrontare i Consigli comunali con serietà, con la sola intenzione di lavorare per il nostro paese, nell'interesse esclusivo della cittadinanza - ha chiarito la sindaca - I Consigli dovrebbero essere il momento più importante del confronto politico affrontato con serietà e responsabilità da ciascun consigliere che, pur nelle differenze di visione, dovrebbe contribuire con spirito costruttivo al governo della comunità. Le interrogazioni, mozioni o richieste di chiarimento sono fondamentali per l’attività di indirizzo e controllo, ma vanno utilizzati con senso istituzionale, nel pieno rispetto dei modi e dei tempi dettati dal regolamento comunale. Usare il regolamento per ostacolare i lavori e trasformare il dibattito in un’arena sterile significa tradire la fiducia dei cittadini, che si aspettano dai loro rappresentanti risposte concrete e impegno e significa anche mancare di rispetto ai consiglieri e agli assessori che ogni giorno dedicano il loro tempo al governo del territorio e non possono rimanere ostaggi di una seduta fino alle 4 di mattina a causa di chi, forse, ha a cuore tutt'altro fuorché la buona gestione di Pontirolo, ma solo una striminzita e decisamente brutta politica. Sempre che questa si possa definire politica".