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Patto a tre per il polo intermodale: "Avrà un impatto significativo sul nostro territorio”

Stamattina venerdì 5 dicembre è stato siglato l'accordo tra i comuni di Cortenuova, Cividate e Romano

Patto a tre per il polo intermodale: "Avrà un impatto significativo sul nostro territorio”
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Questa mattina, venerdì 5 dicembre 2023, è stato siglato l'accordo tra i comuni di Cortenuova, Cividate e Romano per la condivisione delle politiche territoriali inerenti alla proposta di realizzazione dello scalo merci e del polo intermodale sul territorio delle ex Acciaierie.

L'accordo

Stamattina a Romano i tre sindaci Gianmario Gatta  di Cortenuova, Gianni Forlani di Cividate e Sebastian Nicoli di Romano hanno siglato l’accordo per la condivisione delle politiche territoriali inerenti alla proposta di realizzazione dello scalo merci e del polo intermodale sul territorio comunale di Cortenuova, ritenuto di interesse sovra comunale. L’intento dei tre Comuni è di promuovere iniziative condivise per la corretta valutazione della proposta relativa all’eventuale centro intermodale o interporto di Cortenuova in quanto le tre Amministrazioni hanno analoghe visioni rispetto alle politiche locali di sviluppo, alle connessioni infrastrutturali e ai servizi al cittadino nonché forti legami di tipo storico-culturale e omogenee risorse paesaggistico-ambientali.

“Non escludendo che il Ministero delle Infrastrutture possa riconoscere la strategicità dell’intervento a livello nazionale – ha detto Gianmario Gatta- il Comune di Cortenuova ritiene opportuno dotarsi quanto prima di un documento di indirizzo che pianifichi anticipatamente opportune azioni in grado di prevenire future problematiche e che delinei le potenziali azioni di governo locale in modo da guidare lo sviluppo della possibile iniziativa per valorizzarne i benefici scongiurando eventuali effetti dannosi.

Documento condiviso

Partendo da tali presupposti l’accordo si tradurrà nell’avvio a breve un progetto, un documento condiviso, che costituirà una prima azione strategica verso l’individuazione di strumenti per un più efficace confronto con gli attuatori privati e con i soggetti pubblici sovra comunali in modo da poter condividere gli indirizzi con cui orientare politiche e strategie di governo del territorio.

“Nel concreto procederemo congiuntamente attraverso specifiche professionalità analizzando e risolvendo diverse tematiche. - ha detto Sebastian Nicoli - L’ impatto infrastrutturale e potenziali scenari dell’evoluzione della mobilità locale, del sistema ferroviario territoriale e del Trasporto Pubblico Locale territoriale. Le condizioni indispensabili al fine della riduzione dell’impatto dell’eventuale impianto definendo inoltre il potenziale riuso futuro delle strutture e prevedendo tutte le azioni di mitigazione e compensazione sul territorio. La definizione dei fattori di impatto sociale e linee per lo sviluppo delle politiche conseguenti. Le azioni di edilizia sociale idonee a prevedere e valorizzare gli effetti della maggiore presenza di addetti sul territorio locale.
Gli elementi di innovazione connessi al progetto, coinvolgendo anche altri operatori per definire gli effetti potenziali sulla realtà di impresa locale e le strategie di valorizzazione del sistema agro ambientale locale”.

Dialogo con gli Enti sovracomunali

L’intento dei tre sindaci è quello di coinvolgere il Ministero, la Regione, la Provincia e i Comuni interessati, le Associazioni ambientaliste e gli operatori privati in un ampio confronto pro-attivo condividendo contenuti, obiettivi e strategie per concertare soluzioni e prevedere gli effetti limitando le distorsioni con un costante monitoraggio in fase di progetto, di realizzazione e di utilizzo.

“Non da ultimo questo progetto ha inoltre l’obbiettivo di fornire un contributo pratico al Piano d’Area Vasta che la Provincia di Bergamo sta ultimando- ha detto Gianni Forlani - definendo, con uno strumento condiviso, una programmazione specifica del nostro territorio anche nel caso di abbandono dell’iniziativa in oggetto. L’accordo verrà presentato a breve nei rispettivi Consigli Comunali per la necessaria approvazione”.

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