Gli alleati danno buca a FdI, centrodestra unito in salita
L’invito a riunirsi per fare il punto della situazione è stato disertato da Lega, Forza Italia e "Cologno Concreta". Presente solo Patto per il Nord

Centrodestra unito a Cologno al Serio? Un progetto che, almeno per ora, appare un’utopia. Le diverse anime in campo non sembrano aver ancora trovato la quadra, se è vero che l’incontro convocato giovedì 20 marzo da Fratelli d’Italia rivolto alle forze politiche che non si riconoscono nell’Amministrazione in carica, è andato quasi deserto.
FdI chiede un incontro ma va quasi deserto
L’invito a riunirsi nella sala civica per fare il punto della situazione in vista della prossima tornata elettorale del 2027 era riservato ai referenti di Lega, Forza Italia, "Cologno Concreta" e Patto per il Nord, formalizzato con una lettera siglata dal coordinatore Manuel Ubbiali ma a presentarsi è stato il solo Billy Carnazzi di Patto per il Nord. Insomma un flop.
"Dalle ultime tornate emerge chiaramente come l’elettorato sia nettamente di area di centrodestra - si legge nell’invito - Nonostante i dati l’Amministrazione comunale, dal giugno 2016, è guidata da una Giunta di centrosinistra. La volontà di FdI è quella di risolvere questa contraddizione e di riportare alla guida del Comune uno schieramento di centrodestra. Riteniamo che si debbano unire tutte le energie al fine di creare un gruppo coeso che, superando i personalismi e le divisioni del passato, possa aspirare a vincere".
Le ragioni di FI, Lega e "Cologno Concreta"
Lega e FI hanno dato buca giustificando l’assenza con i rispettivi congressi alle porte.
"Forza Italia crede fortemente nell’unità del centrodestra, essendone da sempre il “garante” - ha fatto sapere il coordinatore Giovanni Boschi - ciò detto riteniamo opportuno non partecipare per ragioni di trasparenza e coerenza nella definizione dei ruoli statutari del partito in prossimità del congresso. Qualunque incontro con le forze politiche colognesi potrà avvenire solo dopo il rinnovo delle cariche della nuova direzione".
"Dal momento che ci sarà il congresso federale il 6 aprile e di seguito verranno rinnovate le segreterie di sezione, ho proposto di rinviare questo genere di incontri a dopo questi appuntamenti" ha dichiarato il leghista Marco Picenni.
Posizioni inoppugnabili senza dubbio, anche se si potrebbe facilmente obiettare che avrebbero potuto almeno partecipare come uditori. Voci di corridoio lasciano intendere che in realtà l’iniziativa, non concordata con le segreterie degli altri due partiti che compongono la rappresentanza del centrodestra in Consiglio comunale, è stata vista negli ambienti leghisti e forzisti come una "fuga in avanti" di chi si vuol porre agli occhi dell’elettorato come la vera forza "federatrice". E non è piaciuta per niente. L’invito agli odiati avversari di Patto per il Nord poi, ha fatto vedere i sorci verdi al Carroccio, compatto nel non volersi sedere al tavolo con i fuoriusciti che aborrono la linea di Matteo Salvini e hanno assorbito militanti. Una convocazione letta come una provocazione insomma, quella di FdI, che in molti ritengono miri più a disgregare la Lega per assumere la leadership del centrodestra, che ad aggregare le varie anime di quest’ultimo. Dall’altra parte, del resto, si sussurra con una certa insofferenza che la Lega lavori per il centrodestra unito ma solo se sotto il suo timone.
A mantenere le distanze è stato anche il capogruppo di "Cologno Concreta" Massimiliano Del Carro, che non ha voluto commentare.
"Non ho dichiarazioni da rilasciare sull’argomento in questo momento" ha affermato. Poi ha fatto una sottolineatura, marcando il territorio: "Siamo una lista civica e sul terreno strettamente politico-partitico non è nostra intenzione entrare nelle logiche altrui".
Rumors tuttavia lo vogliono più vicino al consigliere regionale leghista Giovanni Malnchini, soprattutto dopo il suo intervento al convegno organizzato dall’associazione di Del Carro "Clima e territorio: dalla storia geologica locale alle soluzioni agroecologiche per un futuro sostenibile". Ma Malanchini taglia corto:
"Era un convegno sull’agricoltura con due tecnici che stimo e devo riconoscere che era di altissimo livello - ha affermato - È il tema di cui mi sto occupando in Regione e in Europa e vorrei presentare il lavoro prodotto da questi professionisti, davvero rivoluzionario, proprio in Regione".
Le schermaglie precedenti
D’altronde dopo la sconfitta alle ultime elezioni questa non è stata la prima riunione tra le diverse compagini che aspirano a spodestare la maggioranza di centrosinistra, ma il fondatore del circolo di Fratelli d’Italia, Giuseppe Quarti, non ha mai partecipato e, che ci fosse maretta, era piuttosto chiaro già quattro mesi fa quando Boschi, dopo un incontro con Picenni e Ubbiali, aveva diffuso un comunicato tagliente, in cui si parlava di "centrodestra unito ma non a tutti i costi", e si rivendicava il ruolo di Forza Italia.
"Abbiamo sollecitato il capogruppo consiliare Picenni a un maggiore coinvolgimento alle iniziative della compagine di centrodestra, non avendo Forza Italia rappresentanti in Consiglio comunale - si leggeva fra le altre cose - Il Direttivo ha la necessità di capire se esiste una vera condivisione delle strategie, delle attività politiche e degli obiettivi della coalizione; se FdI condivide questa ordinaria attività consiliare e politica e se esiste la volontà di mantenere il centrodestra unito, opzione ovviamente non scontata".
Poi una stilettata:
"Ricordiamo che le elezioni non si vincono con la sola forza dei simboli o le ‘ammucchiate’, ribadiamo l’auspicio di un’alleanza elettorale stabile, con pari dignità tra le varie forze".
Allora era stato Picenni a gettare acqua sul fuoco.
"L’auspicio di un lavoro costruttivo per mantenere unito il centrodestra e condividere una linea politica anche con altre forze che si avvicinano molto al pensiero di centrodestra, è condivisibile - aveva replicato - Boschi è stato invitato perché prendesse atto di quali sono le intenzioni del gruppo consiliare che porta anche il simbolo che lui rappresenta a livello locale e gli si è chiesto di prendere una decisione circa la partecipazione attiva ai lavori. Se non verranno anteposte ambizioni personali tutte le forze correranno unite alle prossime elezioni".
Questa volta invece il "pompiere" è Ubbiali.
"Io rispetto le decisioni di tutti, ognuno ha dato le sue motivazioni per la mancata presenza - ha affermato - non ci sono contrasti, noi continueremo a lavorare con serenità per unire il centrodestra. Crediamo ancora in questa unità e continueremo a dialogare. Con Carnazzi è stato un piacevole confronto".
E Carnazzi infatti è l’unico a sorridere, vedendo riconosciuta l’associazione che rappresenta e che sta aprendo nuove sezioni in tutta la Bassa.
"FdI ha chiesto un incontro per conoscere gli ideali della nostra associazione e i suoi programmi politici - ha fatto sapere, anche via social - un invito gradito che ho accettato volentieri, è stata una bellissima serata con scambi di opinione".