Treviglio

Gli agricoltori di Treviglio si schierano contro il "cibo sintetico"

Franco Giussani, capogruppo della Lega e presidente della Commissione Agricoltura, presenterà un ordine del giorno in Consiglio.

Gli agricoltori di Treviglio si schierano contro il "cibo sintetico"
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Un ordine del giorno in Consiglio comunale per sostenere tutte le iniziative contro il "cibo sintetico". A presentarlo lunedì in Consiglio comunale sarà il capogruppo della Lega Franco Giussani che, in qualità di presidente della Commissione Agricoltura, ha avuto mandato dagli addetti ai lavori.

Cibo sintetico

Il documento contro il cibo sintetico è stato approvato all'unanimità nei giorni scorsi dai membri della Commissione Agricoltura. All'interno sono elencate tutte le motivazioni per cui a sindaco e Giunta chiedono "di adottare, nel rispetto delle rispettive competenze, tutti i provvedimenti utili al sostegno delle azioni contro il cibo sintetico fornendo, a tal fine, specifiche direttive ai competenti uffici e servizi del Comune anche per la sollecita trasmissione della delibera al Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste".

"A rischio le produzioni tradizionali"

Franco Giussani, da sempre vicino al mondo agricolo del territorio, si farà quindi portavoce dei timori e delle richieste delle aziende che operano nel settore. Un tema, quello del cibo sintetico, che nell'ultimo periodo sta sollevando molte preoccupazioni e polemiche a livello nazionale. Sono infatti sorti gruppi che invece vedono favorevolmente l'introduzione di alimenti creati in laboratorio, perché ritenuti meno impattanti sull'ambiente. Anche per quanto riguarda gli allevamenti intensivi di animali che, secondo i favorevoli al cibo sintetico, consumerebbero parecchie risorse e provocherebbero un maggiore inquinamento. "Gli impatti omologanti  di un modello produttivo distante dalle specificità territoriali locali - è invece scritto nel documento che verrà portato in Aula - può cancellare le produzioni tipiche, distintive e tradizionali connesse alla varietà della biodiversità locale".

Franco Giussani

Le ragioni degli agricoltori

Sono diverse le ragioni per cui gli agricoltori si schierano contro il cibo sintetico. In primis perché prodotto in bioreattori e perché non salvaguarda l'ambiente, in quanto comporta un maggiore consumo di acqua ed energia rispetto agli allevamenti tradizionali. Si limiterebbe poi la libertà dei consumatori con l'omologazione delle scelte sul cibo, favorendo gli interessi di pochi operatori e monopolizzando l'offerta di cibo nel mondo. Secondo gli agricoltori, inoltre, il cibo sintetico spezzerebbe il legame che unisce cibo e natura e non tutelerebbe la salute dei consumatori non essendoci garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare. Infine, ma non da ultimo, il cibo sintetico non aiuterebbe a perseguire gli obiettivi  di giustizia sociale, in quanto prodotto sulla base di brevetti e tecnologie con alti costi di ingresso e sviluppo, nelle mani di pochi grandi investitori multinazionali.

 

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