Pandino

Elezioni: tutti contro la maggioranza, Tisacchi punta a un super listone

L'ex presidente della Rsa conta di raccogliere i delusi e tende la mano al Gruppo Civico

Elezioni: tutti contro la maggioranza, Tisacchi punta a un super listone
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Nasce una nuova lista civica per riunire «tutto il malcontento dei cittadini», a fondarla è l’ex presidente della casa di riposo di Pandino Giovanni Tisacchi, che vuole concretizzare un progetto già annunciato tempo fa e che ora vuole allargare al «Gruppo Civico Pandino». Insomma un super listone contro l’attuale maggioranza.

Elezioni: Tisacchi punta al super listone

"Vorrei che la lista avesse al suo interno tutti i simboli dei partiti, tranne Lega, Forza Italia e Alleanza Nazionale che sono al governo del Comune - ha spiegato Tisacchi - Ho già chiesto il parere al “Gruppo Civico Pandino”, attendo una risposta. Spero che la minoranza capisca le mie motivazioni e si unisca alla causa, altrimenti mi presenterò da solo e porterò via consensi anche a loro, perché la maggioranza ha vinto con 729 voti di scarto. È palese che se non si farà fronte comune con una lista forte sarà impossibile vincere, uniti invece abbiamo una possibilità. I rappresentanti e il candidato sindaco gli sceglieremo in un secondo momento, prima vediamo chi aderisce e chi sta fuori".

La proposta al Gruppo Civico

Tisacchi ha parlato di un profondo malcontento raccolto tra la cittadinanza, e non risparmia critiche né alla maggioranza né all’opposizione.

"Recentemente il “Gruppo Civico Pandino” ha fatto un grosso errore - ha dichiarato - quando ha indetto un’assemblea contro il consumo del suolo per la fabbricazione del polo logistico. Ma se erano stati proprio loro nel Pgt a destinare quell’area ad uso industriale, perché ora si dichiarano contrari? Piuttosto meglio il silenzio. L’Amministrazione Bonaventi dal canto suo ha diverse colpe: non cura il verde pubblico, lasciando troppi ceppi non fresati, rami che ostruiscono i passaggi e i cartelli stradali, senza contare gli alberi tagliati e mai ripiantati… Il centro sociale che non serve più a nulla, il finanziamento per abbellire i borghi dirottato sul castello, via Garibaldi che sta cadendo a pezzi, l’asilo “Calleri-Gamondi” in crisi... Ora si parla del rifacimento della piazza, ma ritengo che al momento ci siano altre priorità e che i soldi debbano essere impiegati in modo differente».

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