Rivolta d'Adda

Dopo 10 anni in Consiglio il civico Andrea Vergani lascia la politica

Aspetterà la fine del mandato, dopodiché si dedicherà alla sua prima occupazione e grande passione: l’insegnamento.

Dopo 10 anni in Consiglio il civico Andrea Vergani lascia la politica
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Dopo dieci anni di onorata attività, Andrea Vergani ha deciso di lasciare la politica. Aspetterà la fine del mandato, dopodiché si dedicherà alla sua prima occupazione e grande passione: l’insegnamento.

Andrea Vergani lascia la politica

Una carriera nella politica locale durata un decennio, di cui andare fiero. Con tanti traguardi raggiunti e un gran senso di soddisfazione per quanto fatto finora, Andrea Vergani ha deciso di abbandonare lo scranno che occupava ormai da dieci anni, prima come consigliere e poi come assessore.
Una decisione sofferta, arrivata al termine di una lunga riflessione che lo ha costretto a mettere sulla bilancia i suoi interessi e stabilire un’ordine di priorità. Il verdetto ha riconosciuto la precedenza alla carriera da insegnante, professione che Vergani svolge alle scuole superiori.

«Dopo tanti anni da precario, ho intenzione di partecipare ai prossimi concorsi nella speranza di ottenere una cattedra  – ha commentato – E’ stata una scelta maturata nel tempo, ma obbligata. Quando ti dedichi alla politica a 360 gradi come ho fatto io, è difficile conciliare il ruolo amministrativo a quello lavorativo, perciò dal prossimo anno vorrei dedicarmi unicamente al lavoro».

L'impegno per l'ambiente

Per il suo paese, Vergani ha lavorato cinque anni come consigliere comunale e altri cinque come assessore all’Ambiente, intraprendendo iniziative di sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente, come ad esempio lo stanziamento per l’acquisto dei cestini porta-sigarette posizionati nei pressi di alcuni esercizi commerciali, allo scopo di sensibilizzare i fumatori a non gettare le cicche per terra.
Grande spirito di servizio nei confronti della comunità rivoltana, che ne ha conosciuto le doti umane anche fuori dalle mura amministrative, in oratorio, dove ha svolto per anni l'attività di volontario in qualità di animatore ludico-catechistico e barista.

«E’ stata un’esperienza importante, che mi ha arricchito – ha aggiunto, facendo il bilancio di dieci anni in Comune – Un’occasione per crescere con tutto il gruppo. Lascio contento, mantenendo il ricordo di un’esperienza positiva».

Tanto è stato fatto, qualcosa è ancora da fare.

«Non sono stati centrati tutti gli obiettivi prospettati in campagna elettorale – ha ammesso, con qualche rimpianto – Tuttavia abbiamo ottenuto ottimi risultati in campo ecologico ed entro fine mandato contiamo di terminare gli interventi di potatura mancanti».

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