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Coronavirus e disabili gravi: chiesto un protocollo per aiutare i più fragili

"In questo momento così drammatico è necessario tutelare i più fragili"

Coronavirus e disabili gravi: chiesto un protocollo per aiutare i più fragili
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Coronavirus e disabili gravi: i "Lombardi Civici Europeisti" chiedono un protocollo per tutelare chi in questo momento si trova in una situazione di maggiore fragilità.

Coronavirus e disabili gravi, chiesto un protocollo specifico

Dopo aver condiviso l’appello delle famiglie con disabilità, che ha reso possibile effettuare piccole passeggiate terapeutiche anche in un momento di emergenza come questo, il consigliere regionale Niccolò Carretta e l’Assessore del Comune di Bergamo Marcella Messina si rivolgono nuovamente a Regione Lombardia per chiedere che sia presto attivato un protocollo unico per le famiglie con disabili gravi nel caso in cui si ammalino di Coronavirus; La richiesta, è stata supportata anche da diverse realtà che operano sul territorio come il Comitato Bergamasco per l’Integrazione, Associazione Disabili Bergamaschi e  l'associazione Genitori Costruire Integrazione di Bergamo.
“È importante rispondere con i fatti alle tantissime segnalazioni che ci arrivano in queste ore da molte famiglie, esse hanno paura di non avere l’assistenza necessaria e soprattutto di non poter più rivedere i propri cari - dichiarano Carretta e Messina – è per questo necessario che Regione Lombardia si attivi subito per garantire le giuste tutele a queste persone in un momento già così drammatico. Gli strumenti per farlo ci sono e con la collaborazione delle strutture sanitarie e delle Amministrazioni comunali possiamo realizzare anche questo nuovo modo di prendersi cura dei più fragili”.
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