Blocco del taglio dei parlamentari, tra i voti decisivi quello di Gallone

Le firme in extremis per il referendum sul ddl costituzionale.

Blocco del taglio dei parlamentari, tra i voti decisivi quello di Gallone
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Sono 12 i senatori che hanno aggiunto le proprie firme per il referendum sul taglio dei parlamentari, rendendo possibile la consultazione popolare e potenzialmente fermando quindi il ddl costituzionale  approvato nei giorni scorsi, dopo mesi di dibattiti.  Tra questi anche la bergamasca Alessandra Gallone.

Il referendum per il taglio dei parlamentari

L'iniziativa per realizzare il referendum prevedeva che si depositassero entro domenica in Cassazione le firme di almeno 64 parlamentari, per convalidare il quesito di un prossimo referendum sul ddl costituzionale che ha tagliato deputati e senatori. Dopo un lungo tira e molla però, a ieri sembrava che il gruppo "trasversale" promotore dell'iniziativa non avesse i numeri  sufficienti. Sei parlamentari della Lega, uno di Leu e cinque di Forza Italia hanno però deciso di firmare all'ultimo per il referendum. Tra i favorevoli all'iniziativa referendaria anche lo stesso Salvini, che secondo alcune ricostruzioni parlamentari avrebbe fatto di tutto per convincere  alcuni dei forzisti a firmare il documento rimpiazzando le firme ritirate nel frattempo dal gruppo di parlamentari vicini a Mara Carfagna.

Tra i senatori che hanno firmato all'ultimo minuto c'è anche la bergamasca Alessandra Gallone (FI). Gli altri sono: De Vecchis, Marti, Montani, Pepe, Candura e Barbaro per la Lega,   Laforgia per Leu,  Battistoni, Siclari, Toffanin e Damiani per gli azzurri.

L'iniziativa parlamentare per il referendum supplisce al fallimento de facto di quello del Partito radicale, che in questi mesi ha cercato di raccogliere le firme necessarie al referendum con banchetti e stand nelle piazze. A fronte del mezzo milione di sottoscrizioni necessarie, però, ne hanno raccolte soltanto 669.

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