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Baby gang, la Regione approva una nuova legge

Prevenzione, rieducazione e lavori socialmente utili contro disagio giovanile e i "maranza"

Baby gang, la Regione approva una nuova legge
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Regione Lombardia dichiara guerra alle baby gang. E lo fa con una Legge approvata al Pirellone, che ha finalità rieducative e di prevenzione e completa l’azione repressiva del Governo che ha inasprito le pene per i minori colpevoli di reati.

Il piano contro le baby gang

Si tratta, in pratica, di togliere dalle strade i cosiddetti “maranza”, perlopiù di origine nordafricana, cercando di prevenire il disagio sociale in aree e quartieri difficili stimolando questi ragazzi in progetti costruttivi di valore sociale, grazie alla collaborazione tra Ats, Terzo settore, comunità pastorali, oratori e mondo sportivo, così da non perderli sulla via della violenza. Scopo è diffondere la cultura della giustizia riparativa volta a responsabilizzare e rieducare i minori che commettono determinati reati, attraverso un risarcimento nei confronti della comunità, prestando servizio obbligatorio in favore di anziani e disabili o con altri lavori socialmente utili, e dare più sostegno alle vittime. La legge intende anche finanziare iniziative per trasformare il disagio giovanile in azioni positive come lo sport, la musica, l'arte e il volontariato.

Contrasto alla micro-criminalità minorile

La Lega, sempre in prima fila in tema di sicurezza, intende "contrastare tutta quella microcriminalità minorile legata al fallimento dei modelli della sinistra e a un’immigrazione mal gestita". Ad esempio, quello delle rapine tra gli under 18 è un elemento in allarmante crescita, come emerge dal Rapporto sulla criminalità minorile in Italia del Dipartimento di pubblica sicurezza. Le rapine commesse da minori sono aumentate del 65% tra il 2019 e il 2022, le aggressioni con lesioni del 32% e a partire dal 2023 i criminali minorenni stranieri hanno superato per la prima volta i loro coetanei italiani.

Interventi mirati, azioni congiunte tra gli enti, rimpatri e repressione da parte delle Forze dell’ordine sono indispensabili per dare una risposta forte e unitaria a questo grave fenomeno. La Lombardia è la prima Regione che segue e amplia una legge dello Stato, il “Decreto Caivano”, connotandosi una volta di più come apripista su un tema, quello della sicurezza, che è una storica battaglia della Lega.

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