Autostrada Treviglio-Bergamo, il Pd trevigliese perplesso: "Altri costi in più?"
Il Pd chiede anche di conoscere i costi aggiuntivi relativi alle interferenze con il reticolo idrico della pianura e le infrastrutture primarie, alle mitigazioni richieste e all’aumento inflattivo

di Andrea Palamara
C’è grande perplessità nel circolo Pd di Treviglio dopo le dichiarazioni del delegato di Cal (Concessioni autostradali lombarde) Gianantonio Arnoldi e di Antonio Sala di Autostrade Bergamasche sulle novità riguardanti progetto della Bergamo-Treviglio. Dichiarazioni che giungono a poche settimane dal convegno che proprio il Pd aveva organizzato per illustrare i danni che l’opera porterà e le alternative sostenibili.
"Pur essendo in una fase avanzata del progetto, scopriamo ora che si sta valutando l’ingresso di un nuovo Fondo “interessato al finanziamento” e che si è fatto avanti direttamente con Cal, mentre non è ancora stato concretamente dimostrato che i fondi per sostenere il progetto siano effettivamente disponibili - scrivono i dem in un comunicato - Dobbiamo quindi dedurre che, senza finanziatori certi, a oggi non vi sia la sostenibilità economica e finanziaria dell’opera. Unica certezza: i 146 milioni di euro di soldi pubblici messi in campo da Regione Lombardia a fronte di un’opera che doveva essere finanziata dai privati. Lascia sconcertati la dichiarazione di Arnoldi di Cal secondo cui l’autostrada IPB sarà la più remunerativa della Lombardia in considerazione della lunghezza ridotta dell’opera (16,2 km). Questo in aperta contraddizione con quanto dichiarato dall’Autorità di Regolamentazione dei Trasporti".
Le perplessità del Pd
Quest’ultima, come riportato proprio nel convegno del Pd, ha infatti affermato che "un’autostrada di lunghezza inferiore a 180 km non può essere efficiente".
"E se il project financing è così remunerativo - prosegue il comunicato del Pd trevigliese - perché utilizzare il contributo pubblico che Regione Lombardia potrebbe investire in altre opere sul territorio? Inoltre, chiediamo che fine abbia fatto il piano del traffico aggiornato, visto che l’ultimo presentato da Autostrade Bergamasche è datato 2020, che dovrebbe essere il pilastro per giustificare la realizzazione o meno dell’opera. Un piano richiesto anche dai Comuni interessati dal tracciato dell’opera".
Il Pd chiede anche di conoscere i costi aggiuntivi relativi alle interferenze con il reticolo idrico della pianura e le infrastrutture primarie, alle mitigazioni richieste e all’aumento inflattivo. "In una fase avanzata del progetto è possibile sapere quante sono queste decine di milioni in più?", si chiede il Pd.
"Mi sembra chiaro che sul tema autostrada regni l'incertezza e la poca chiarezza - ha poi aggiunto il consigliere comunale del Pd (e consigliere provinciale) Erik Molteni - Cal ha annunciato che la Conferenza dei Servizi si svolgerà dopo la Valutazione di Impatto Ambientale, sollevando più di una perplessità visto che l'iter dovrebbe essere al contrario, poi una serie di altre sorprese: apprendiamo con un certo stupore che il progetto sarebbe stato "ampiamente condiviso", da e con chi non ci è dato sapere. Poi sarebbe spuntato un altro fondo interessato al progetto, ma anche qui non si sa di chi si tratti, soprattutto perché sino ad ora si era sbandierata la presenza del fondo Macquarie pronto a sostenere gran parte dello spropositato investimento. Poca chiarezza, su un progetto ampiamente smentito nella sua utilità da una serie di studi tecnici, a maggior ragione perché non viene ancora presentato un piano economico a supporto dell'opera. A vent'anni dall'inizio del confronto, siamo ancora qui a parlare di supposizioni e di ipotesi, in barba alle vere esigenze del territorio e dei cittadini".