Istruzione

Aiuti alle scuole paritarie, Malanchini: "La Regione arriva dove non è arrivato il Governo"

Se a settembre un terzo degli iscritti alle paritarie si dovesse iscrivere alla scuola statale, si stima che più di 200 mila studenti si riverserebbero in un sistema già a corto di risorse.

Aiuti alle scuole paritarie, Malanchini: "La Regione arriva dove non è arrivato il Governo"
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"Ancora una volta Regione Lombardia mette una toppa laddove il Governo fa buchi. Con l’approvazione da parte del Consiglio regionale di una risoluzione condivisa da tutta la maggioranza, chiediamo alla Giunta di supplire alle mancanze dello Stato centrale, per aumentare le risorse da destinare alle famiglie per incentivare la libertà della scelta scolastica. Una libertà oggi più che mai a rischio per la mancanza di parità economica tra strutture statali e paritarie, aggravata dall’emergenza sanitaria”.

Lo dichiara Giovanni Malanchini, Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia.

Aiuti alle scuole paritarie

“Di fatto il Governo sta ignorando una parte del sistema scolastico pubblico, quello paritario, i cui plessi rischiano seriamente la chiusura. A oggi, infatti, molte famiglie hanno smesso di pagare le rette. Se a settembre anche solo un terzo degli iscritti alle paritarie si dovesse iscrivere alla scuola statale, si stima che più di 200 mila studenti si riverserebbero in un sistema già a corto di risorse. Il problema delle scuole paritarie è dunque una questione che riguarda tutti, perché va inevitabilmente ad influire sulla qualità dell’istruzione offerta ai nostri ragazzi. La Lombardia sta facendo la sua parte, ma il ministro Azzolina si dia una svegliata – conclude Malanchini -. Le famiglie e le generazioni future non meritano questo”.

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