"A che punto siamo con quel deposito Anas?"

Il consigliere di Forza Italia Antonio Agazzi si domanda cosa sia stato fatto per sistemare l'antiestetico deposito Anas nel quartiere di Castelnuovo

"A che punto siamo con quel deposito Anas?"
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«A che punto siamo con il deposito Anas nel quartiere di Castelnuovo?». A domandarselo e a presentare un’interpellanza alla Giunta, è il consigliere di Forza Italia di Crema  Antonio Agazzi, seduto fra le file della minoranza.

Un problema già sollevato

"Durante la scorsa tornata amministrativa avevo presentato due interrogazioni in merito all’anti estetico e in disuso deposito Anas nel quartiere di Castelnuovo, mal visto e sopportato dai residenti - ha spiegato Agazzi - Molto lavoro per sbloccare la situazione è stato fatto, va detto, ma evidentemente non si è ancora riusciti ad addivenire a un accordo con i vertici Anas di Roma cui le competenze inerenti il patrimonio sono passate dal compartimento della Lombardia, cui faceva capo in precedenza. Nel 2013 e 2015 ricordo di aver esortato l’Amministrazione comunale a gestire la pratica non solo burocraticamente ma anche politicamente visto che a Roma il Governo è mai tempo a guidà PD come l'amministrazione comunale di Crema, che non dovrebbe faticare a relazionarsi con il parlamentare Cinzia Fontana e magari anche con il sottosegretario di Stato Luciano Pizzetti entrambi espressione del territorio provinciale".

Ridare vivibilità al quartiere

"Il nodo, tuttavia, resta evidentemente irrisolto ed è un vero peccato il fatto che il deposito in questione non sia più strategico per Anas, certificato dalla condizione di disagio in cui versa da anni, non essendo ubicato direttamente su arterie di grande percorrenza - ha ripreso Agazzi - Ciò dice come i tempi siano maturi per “quagliare” consentendo ad Anas una qualche soddisfazione economica attraverso una riqualificazione dell'area che preveda un mix di residenziale, aree verdi e parcheggi, in modo che la facciata della chiesa, oggi deturpata da silos e depositi, torni pienamente visibile da via Cremona. Ho pertanto chiesto all’amministrazione quale sia lo stato dell’arte e se si possa finalmente riprendere a portare positivo compimento il discorso con la direzione generale di Roma dell’Anas cambiando in meglio il volto di una porzione di città».

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