Il 2021 è l’anno giusto per rinnovare il parco macchine della propria impresa

Il 2021 è l’anno giusto per rinnovare il parco macchine della propria impresa
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Gru, macchine movimento terra, minipale, sollevatori e piattaforme: il 2021 è l’anno giusto per aumentare l’efficienza e la produttività in tutti i lavori dove il sollevamento e la movimentazione la fanno da padrone.

Le agevolazioni fiscali previste dal Nuovo Piano Transizione 4.0 prevedono un credito d’imposta al 50% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro sull’acquisto di macchinari e impianti che soddisfano i criteri dell'Industria 4.0, cioè che implicano un rinnovo tecnologico e l’interconnessione ai sistemi informatici aziendali.

La misura, confermata nella Legge di bilancio 2021, presenta diversi vantaggi. In primis, la compensazione del credito d'imposta è immediata: si può usufruirne a partire dal mese successivo all'interconnessione per un periodo minimo di 3 anni. Tutte le aziende italiane possono beneficiare del credito d'imposta: non ci sono limiti di forma giuridica, settore economico o dimensione aziendale.

È un’occasione unica per rinnovare il parco macchine della propria impresa, come spiega Enrico Bergamelli, amministratore delegato di Gruberg, azienda di Cologno al Serio che da oltre 30 anni offre soluzioni complete per il noleggio e vendita di gru, macchine movimento terra, veicoli di trasporto, utensili, materiale ed attrezzature edili:

"Oggi investire nell’industria 4.0 vuol dire investire anche solo poche migliaia di euro per avere una macchina performante in tutto: dal controllo remoto al tracciamento, dalla telediagnosi al resoconto real time dell’avanzamento del lavoro".

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Attenzione alle tempistiche 

È però importante affrettarsi per programmare la consegna e l’interconnessione. Il beneficio fiscale vale infatti per beni nuovi ordinati, acquistati, anche in leasing, e consegnati entro il 31 dicembre 2021, ovvero consegnati entro il 30 giugno 2022, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2021 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. 

"Abbiamo già diverse macchine certificate dai marchi più prestigiosi ed affidabili sul mercato in pronta consegna del valore di 1,5 milioni – spiega Bergamelli – tutte rispondenti ai criteri per accedere al nuovo Credito d’imposta 4.0".

Le agevolazioni previste da Transizione 4.0, inoltre, sono cumulabili con la Nuova Sabatini, l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico per le piccole e medie imprese che vogliono acquistare nuovi macchinari ed attrezzature.

"Abbiamo già ricevuto diverse richieste per macchine 4.0, segnale che c’è un cambio culturale in atto e che fa ben sperare per il rinnovo del parco mezzi – conclude Bergamelli - queste agevolazioni possono davvero rappresentare una boccata d’ossigeno per un mercato che di fatto è fermo da dieci anni".

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Per accedere all’agevolazione, i beni devono sempre soddisfare tutte le seguenti caratteristiche:

  • Controllo per mezzo di computer/centraline
  • Interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con scambio di informazioni
  • Integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo
  • Interfaccia uomo macchina semplici e intuitive
  • Rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro

Devono anche rispondere ad almeno due tra le seguenti caratteristiche:

  • Sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto
  • Monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro
  • Caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo.

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