I dati di aprile

Mercato del lavoro, aprile conferma la crescita occupazionale

La situazione analizzata dal Settore sviluppo della Provincia di Bergamo: bene Treviglio, Romano deve ancora migliorare.

Mercato del lavoro, aprile conferma la crescita occupazionale
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Il mercato del lavoro nella Bergamasca conferma il trend in crescita già evidenziato nel primo trimestre del 2021. Impossibile paragonare il mese di aprile 2021 con quello dell'anno precedente, il "mese nero" del lockdown totale, ma i dati confrontati con quelli del 2019 sono confortanti. Lo dicono i dati analizzati dal Settore sviluppo della Provincia di Bergamo.

Mercato del lavoro in crescita

Il rimbalzo delle assunzioni, annullate o rinviate nel corso della crisi sanitaria, che si era già manifestato a marzo, si ripropone ad aprile enfatizzato dal confronto col più crudele dei mesi dell’anno scorso. Le variazioni percentuali sull’anomalo 2020 valgono poco. E’ invece importante il netto e progressivo avvicinamento dei nuovi contratti di assunzione ai livelli “pre-Covid” di due anni fa, che saranno probabilmente raggiunti con i risultati di maggio, primo mese di significativa riapertura di molti servizi di ristorazione e intrattenimento.

L'edilizia traina la ripresa

La crescita occupazionale maturata negli ultimi dodici mesi è già consistente: si traduce in un saldo positivo di poco meno di 3.500 posizioni di lavoro dipendente, generate in larga misura dalle costruzioni e dall’industria, col contributo costante del settore agricolo. Nel commercio e servizi, al cui interno esistono ampie divergenze settoriali, mancano ancora mezzo migliaio di posizioni ma la risalita dalla dinamica regressiva dei mesi passati è in corso.

Saldo positivo dei contratti indeterminati

La ripresa delle assunzioni è generalizzata. I contratti di missione dei somministrati (gli ex interinali) sostengono gran parte dell’aumento netto di occupazione. L’apprendistato fornisce un apporto modesto ma costante. Il saldo dei contratti a tempo indeterminato è ancora positivo ma in riduzione dopo il superamento del picco a fine anno delle “stabilizzazioni”. Si profila inoltre un recupero consistente degli ingressi a tempo determinato, sprofondati nel corso del 2020, e un netto miglioramento del loro bilancio grazie anche al più frequente ricorso alle proroghe e al conseguente calo delle cessazioni per scadenza dei termini.

Assunzioni triplicate ad aprile

Nel mese di aprile le assunzioni (9.564) sono quasi triplicate rispetto ai livelli di minimo storico nell’aprile 2020 (3.316) pesantemente segnato dal primo generalizzato lockdown. Ha più senso il confronto con la situazione “pre-Covid”: il divario rispetto alle assunzioni del 2019 si è ulteriormente ridotto (-7,7% sull’aprile 2019) rispetto all’inizio dell’anno, quando erano ancora 20 punti percentuali in meno sul gennaio 2019.

Il saldo mensile netto, tra assunzioni e cessazioni, di aprile 2021 è positivo (+656), per il quarto mese consecutivo e il saldo cumulato nell’anno intercorso tra maggio 2020 e aprile 2021 segnala un consistente incremento (+3.453) delle posizioni lavorative dipendenti.

Romano deve recuperare, bene Treviglio

Per la prima volta da oltre un anno, si riscontra una variazione annualizzata positiva in tutte le aree dei Centri per l’Impiego: la crescita di 3.453 posizioni di lavoro dipendente è compresa tra il saldo massimo nell’area di Grumello del Monte (+1.106) e i saldi di poche decine nelle aree di Lovere, Clusone e Trescore Balneario. L’area del capoluogo, dopo dodici variazioni consecutive in negativo, segna una crescita di 709 posizioni. L'area di Romano di Lombardia segna un +217% sul 2020, ma sul 2019 resta ancora il gap importante di un -22%. Meglio l'area trevigliese con un +188% sul 2020 e un -0,2% sul 2019.

Soffre ancora il terziario

La crescita del lavoro dipendente in provincia è composta dai progressi rilevanti dei macrosettori delle costruzioni (+2.237) e dell’industria (+1.439), dall’incremento modesto ma costante dell’agricoltura (+295) e dal saldo ancora negativo (-518), ma in evidente riduzione, dell’intero comparto terziario (commercio e servizi).

Si osserva una crescita consistente delle posizioni in somministrazione (+3.089) e, stabilmente su valori più modesti, dell’apprendistato (+1.260). Si sta assottigliando progressivamente il saldo del tempo indeterminato (+1.265), anche per il calo sul 2020 e sul 2019 delle trasformazioni o stabilizzazioni, mentre il tempo determinato con un saldo ancora negativo (-2.161) è in recupero rispetto alle variazioni pesantemente negative accumulatesi nel 2020.

 

 

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