Inchiesta

La mappa dei Paperoni: dove si guadagna di più? Cerca il tuo Comune

Le dichiarazioni dell'anno scorso sui redditi del '19. Ma l'enorme incognita, inutile dirlo, sarà l'effetto Covid sulle dichiarazioni relative all'annus horribilis 2020

La mappa dei Paperoni: dove si guadagna di più? Cerca il tuo Comune
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Dove si guadagna di più, in provincia di Bergamo? E mediamente, i redditi medi stanno crescendo o diminuendo, nei nostri Comuni? Lo spiegano i dati pubblicati  dal Ministero delle Finanze, relativi alle dichiarazioni dei redditi relative all'anno d'imposta 2019.  L'enorme incognita, inutile dirlo, sarà l'effetto Covid sull'economia locale nel 2020 e nei primi mesi di quest'anno. Ma uno spaccato della situazione è comunque interessante per inquadrare le dinamiche economiche che stanno attraversando la nostra pianura, che ancora una volta, dal punto di vista economico,  sembra muoversi a due velocità. Da una parte, i grossi centri di Treviglio e Crema, con i loro hinterland. E dall'altra i Comuni più periferici e di campagna, compreso quasi l'intero Romanese e la Calciana, nei quali i redditi medi annui dei contribuenti sono anche di sette, ottomila euro inferiori a quelli dei centri principali.

I dati delle tabelle qui sotto sono i più recenti tra quelli pubblicati dall'Agenzia delle entrate. Si tratta dei redditi relativi al 2019, che sono stati quindi inseriti nei «730» e negli «Unico» del 2020. Nella prima colonna, il reddito medio dichiarato per l'anno d'imposta 2019. Nella seconda, la differenza in euro con i redditi dell'anno precedente.  Cerca il tuo Comune

Bassa bergamasca e Cremasco

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La Bassa bergamasca

Complessivamente, prima del lockdown, i segnali della ripresa economica nella Bassa erano già flebili. Spulciando i dati Comune per Comune, tuttavia, le differenze sono notevoli. A Treviglio il reddito medio si è attestato sui 24mila e 275 euro, il valore più alto della Bassa bergamasca e tra i più alti tra le città della Provincia. I trevigliesi guadagnano infatti circa 2600 euro all'anno in meno, rispetto a Bergamo, ma rispetto al 2018 hanno accresciuto il loro reddito di circa 126 euro, mentre i bergamaschi l'hanno visto ridotto di circa 116.
Secondo posto in classifica per Lurano, dove peraltro si è anche registrato un'importante crescita: il reddito medio di un cittadino di Lurano era infatti di 22mila 648 euro, circa 530 euro in più rispetto al 2018, non poco. Seguono i Comuni dell'hinterland trevigliese: Caravaggio (22mila e 200 euro, in crescita), Calvenzano, Fara d'Adda, Canonica, Comun Nuovo, Brignano, Boltiere e Arzago (che invece, vede un netto calo del reddito medio, pur restando tra i Comuni più ricchi della zona).

In fondo alla classifica si trovano invece i Comuni della Calciana, da sempre i più deboli dal punto di vista economico dell'intero comprensorio. Da Martinengo (18mila 785 euro), scendendo si trovano Fara Olivana, Isso, Antegnate e Calcio, appena sopra i 18mila euro di reddito annuo medio. Mentre Torre Pallavicina e Pumenengo sono addirittura sotto, sebbene a Torre Pallavicina si sia registrato un vero «balzo»: i residenti nel piccolo paese al confine con Cremona e Brescia, hanno dichiarato mille euro in più nel 2019, rispetto al 2018.

La provincia di Bergamo

Nell'infografica, la situazione del reddito medio a livello provinciale: Treviglio si conferma tra i Comuni più ricchi della provincia, ma resta una spanna al di sotto di Bergamo e dei Comuni del suo hinterland. Si nota invece molto bene la sproporzione tra i Comuni della pianura e quelli delle valli, anche se anche nella stessa Bassa i numeri della Calciana sono paragonabili a quelli dei Comuni montani.

 

Il Cremasco dominato da Crema

Non molto diverso il panorama del Cremasco. Quanto a redditi medi, Crema la fa da padrone con 24mila 913 euro, in leggero aumento sul 2018, ma poco sopra la media dell'area, pari a 22mila 127 euro. Ma più ci si sposta verso est, e più, anche qui, i redditi medi scendono. Nelle aree più distanti dal capoluogo come Camisano, Ticengo, Casale Cremasco e Casaletto di Sopra, i numeri scendono anche di seimila euro. Fanalino di coda Castel Gabbiano, con 18mila 381 euro.

 

Dove abitano i nostri «Paperoni»

Interessante anche il trend delle dichiarazioni divise per fasce di reddito.
Isolando dal totale i cittadini che dichiarano più di 75mila euro all'anno, i Comuni in cui si concentrano i residenti più facoltosi sono prevedibilmente Treviglio e Crema, staccate di parecchio dal capoluogo Bergamo. Nel dettaglio, a Treviglio, nel 2019 i «Paperoni» che hanno dichiarato più di 6250 euro al mese sono stati 806. Circa 1200 invece i contribuenti ricchi di Crema. Ma c'è qualche sorpresa: Campagnola Cremasca, ad esempio, e Lurano vedono diversi cittadini decisamente facoltosi, in rapporto alla popolazione. I luranesi sono stati ben 51.

I redditi più bassi

Sono invece più uniformemente distribuite le famiglie con redditi inferiori ai 10mila euro all'anno, anche se prevedibilmente la classifica risulta invertita rispetto a quella dei redditi medi. Antegnate è il Comune della Bassa con più poveri: 262 ogni mille contribuenti dichiara meno di 10mila euro. E seguono quasi tutti i Comuni dell'area della Calciana: Fontanella, Torre Pallavicina, Covo, Martinengo, Isso, Calcio, Camisano e anche Romano, con ben 3338 contribuenti che hanno dichiarato di aver guadagnato meno di 10mila euro, nel 2019.

Treviglio, redditi in lieve aumento da 5 anni

Spostando la lente sul centro principale della Bassa bergamasca, Treviglio, come già detto il reddito medio nel 2019 è stato di 24mila 275 euro, in crescita di circa 126 euro rispetto all'anno precedente.

Un trend di crescita che, anche se non in modo non stabile, si conferma ormai da diversi anni: nel 2015, per fare un paragone, il reddito medio di un trevigliese era di circa 900 euro inferiore che nel 2019 (23mila 375 euro). L'incremento annuale è stato tuttavia altalenante: +71 euro nel 2016, +213 nel 2017, +489 nel 2018.
Nello stesso quinquennio si nota un sensibile aumento delle dichiarazioni medio alte: i trevigliesi che dichiarano più di 75mila euro all'anno sono infatti passati da 707 a 806, tra il 2015 e il 2019. Mentre contemporaneamente sono leggermente scesi i redditi poveri, sotto i 10mila euro: da 4963 a 4705 dichiarazioni.

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