Integrativo alla Bianchi Industry: “Accordo innovativo per salari e regole”

L’azienda produttrice di macchine per la distribuzione di caffè, dove lavorano circa 200 persone, introduce miglioramenti importanti.

Integrativo alla Bianchi Industry: “Accordo innovativo per salari e regole”
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Firmata l’ipotesi di accordo sul contratto integrativo alla Bianchi Industry di Zingonia, l’azienda produttrice di macchine per la distribuzione di caffè, dove lavorano circa 200 persone.

Accordo integrativo alla Bianchi Industry

Un accordo che spesso supera anche i livelli previsti dal CCNL, come per quanto riguarda il tetto massimo dei contratti a Tempo determinato, i giorni di permesso per la nascita del figlio, le ore di formazione e i tempi di attesa per i passaggi di livello retributivo.
“È un accordo molto importante –dice Maurizio Gozzini, della FIM CISL di Bergamo - che andrebbe preso a modello anche da parte di altre realtà di questo livello: assolutamente interessante e avanzato soprattutto il passaggio che fissa al 15% il tetto massimo di assunzioni non stabili, un atto che limita il precariato, e l’aumento di 8 ore del monte per la formazione individuale. Siamo naturalmente soddisfatti per il risultato raggiunto, anche per la parte economica: l’accordo infatti prevede un aumento di 200 euro del premio di risultato nominale, che passerà poi da 650 a 850, con l’eventuale possibilità del lavoratore di convertire tutto o parte del premio in forme di welfare”.

Un contratto migliorativo

L’ipotesi di accordo sarà portata al vaglio delle assemblee il prossimo 24 maggio. Altri punti salienti dell’accordo riguardano la limitazione sulle ore di flessibilità rispetto al CCNL, la riduzione di orario a 39 ore settimanali (al venerdì si esce un’ora prima), l’incremento del 2% del part time, la maggiorazione salariale del 25% del lavoro notturno dalle 18 alle 22, 2 giorni aggiuntivi di permesso per la nascita del figlio, permessi per lutto per ogni evento nell’anno, estesi anche agli affini di secondo grado, ferie / par solidali con eventuale contributo aziendale,
l’istituzione di una commissione per il fondo di solidarietà rivolto ai lavoratori in difficoltà economica, 12 mesi in meno rispetto al CCNL per il passaggio dal 2° al 3° livello, installazione di impianti di raffrescamento per i reparti produttivi, con miglioramento del microclima per gli operai.

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