I numeri della ricerca

Il lavoro che cambia, il focus di Ipsos sulla Lombardia

Nove lavoratori su 10 sono soddisfatti del proprio impiego, ma per il 62% degli intervistati è andato peggiorando. Tra i desiderata principali ci sono maggiore flessibilità, welfare aziendale e possibilità di formazione e carriera

Il lavoro che cambia, il focus di Ipsos sulla Lombardia
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Come cambia il lavoro ai giorni nostri, cosa si aspettano i lavoratori e quali politiche le aziende sono chiamate a mettere in campo per attrarre forza lavoro: da una ricerca commissionata da "Amazon" il focus di Ipsos sulla Lombardia ha fatto emergere che 9 lavoratori su 10 sono soddisfatti del proprio impiego, ma per il 62% degli intervistati è andato peggiorando. Tra i desiderata principali ci sono maggiore flessibilità, welfare aziendale e possibilità di formazione e carriera.

Il mondo del lavoro nel focus di Ipsos sulla Lombardia

Sono stati presentati oggi, lunedì 11 dicembre, nella sede LIN8 di "Amazon" a Casirate i risultati di una ricerca che la multinazionale dell'E-commerce ha commissionato a Ipsos sul mondo del lavoro che cambia e sta ulteriormente cambiando. Il focus è andato, in particolare sul futuro del lavoro in Lombardia - con 370 intervistati sui 1.800 in tutta Italia - visto da un campione di persone tra i 18 e i 59 anni che lavorano o che hanno cercato attivamente un lavoro negli ultimi dodici mesi. Insieme al direttore generale del sito Amazon casiratese, Simone Balestrieri, ha illustrato i numeri della ricerca Andrea Alemanno, Head of Public Affairs e Corporate Reputation, mentre la professoressa Simona Lorena Comi, docente di Economia Politica presso il Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali e Diritto per l’Economia dell’Università degli studi di Milano Bicocca ha offerto una lettura dei risultati della ricerca a più ampio raggio, evidenziando le trasformazioni a cui stiamo assistendo nel mercato del lavoro in Lombardia.

In Lombardia lavoratori soddisfatti, ma...

L’88% dei lavoratori si reputa soddisfatto del proprio lavoro attuale. Tra i motivi di tale soddisfazione dopo le opportunità di crescita professionale e formazione, continua ad essere centrale il fattore retributivo indicato dal 52% dei lavoratori lombardi. Al terzo posto,
la realizzazione personale indicata da un intervistato su due. Inoltre, il 78% dichiara di riuscire a mantenere un bilanciamento tra vita privata e vita professionale nella sua attuale situazione lavorativa.

"Il 62% degli intervistati ha la sensazione che il lavoro è cambiato in peggio in questi anni - ha aggiunto il ricercatore Alemanno -, non è più in linea con i propri desiderata, mentre per il 19% è invece migliorato ed un altro 19% non ha notato cambiamenti rilevanti. Tra i lavoratori lombardi che hanno risposto negativamente l'85% chiede una migliore programmazione oraria e flessibilità, ad esempio lo smart working; il 49% imputa il malumore a questioni retributive e di welfare, mentre per il 46% è una questione di formazione e possibilità di carriera".

La ricerca ha evidenziato anche che il 52% dei lavoratori lombardi opterebbe per una modalità di lavoro mista (tra in presenza e lavoro agile. Un lavoratore su cinque è insoddisfatto circa il bilanciamento tra vita privata e vita lavorativa. Ecco quindi che le sfide per le aziende sono: attrarre o trattenere i talenti, per il 54% dei lavoratori lombardi intervistati; digitalizzare aziende e processi lavorativi per il 53%, ma anche elaborare piani di azione per gestire le crisi aziendali.

La lettura della ricerca da parte dell'economista

La professoressa Comi ha sottolineato come il tasso di disoccupazione in Lombardia registrato nel quarto trimestre del 2022 sia stato del 4%, con un piccolo rialzo nei primi mesi di quest'anno. Un tasso di disoccupazione che si può definire "fisiologico".

"L'enfasi, oggi come oggi, per la Lombardia non va posta tanto sul trovare un posto di lavoro perché quello si trova - ha spiegato la ricerca la docente universitaria -, quanto piuttosto su che tipo di lavoro posso trovare. Un giovane lavoratore ha diverse possibilità di scelta, crescenti in base alla formazione e agli studi che ha svolto. Ecco, quindi, che sono le imprese a dover essere attrattive per il lavoratore. Come? Offrendo un buon bilanciamento tra vita privata e lavoro, che si declina in flessibilità oraria, lavoro a distanza, ma anche servizi di assistenza all'infanzia e politiche aziendali di supporto ai cargiver. Altro aspetto importante è l'investimento su ricerca e sviluppo, oltre ad un welfare aziendale, con assicurazione sanitaria e altri benefit, che garantisca anche l'inclusività".

Più in generale il mondo del lavoro, nel 2023, deve fare i conti con problemi strutturali storici quali: la disoccupazione giovanile (16,4%) superiore alla media europea (14,3%); l'occupazione femminile (61,7%) inferiore alla media europea (65,4%); bassa percentuale di laureati sulla popolazione (21,8% contro una media UE del 34%); skill mismatch, in quando il 41% delle aziende è in difficoltà a reperire personale. A questi problemi si sovrappongono nuovi macro-trend: cambiamenti demografici e invecchiamento della popolazione (cambia la composizione della forza lavoro); automazione, digitalizzazione e introduzione di nuove tecnologie (IA) stanno cambiando il panorama del lavoro; c'è un impoverimento del welfare pubblico (sostenibilità finanziaria); sostenibilità ambientale che sarà il grande tema del futuro.

I numeri di Amazon in Lombardia e in Italia

Simone Balestrieri da tre anni è il direttore generale di LIN8 "Amazon" a Casirate, centro di smistamento che ha di recente festeggiato i 5 anni di attività, che si espande su una superficie di 34mila metri quadrati nella zona produttiva del paese e ha creato 400 posti di lavoro a tempo indeterminato. Il 35% della forza lavoro sono donne.

"Amazon in Lombardia conta un centro di distribuzione a Cividate al Piano, un centro di smistamento a Casirate D’Adda, sette depositi di smistamento a Milano, Buccinasco, Origgio, Burago di Molgora, Castegnato, Peschiera Borromeo e Pioltello. Inoltre, Amazon è presente in Lombardia con i suoi uffici corporate a Milano, un centro di distribuzione urbano Fresh e i data center. Ad oggi, Amazon ha creato oltre 3.700 posti di lavoro a tempo indeterminato in regione - ha illustrato Balestrieri - In Italia abbiamo creato 18mila posti di lavoro a tempo indeterminato, con oltre 100mila posti di lavoro indiretti creati. L'età media dei dipendenti è di 34 anni, e nelle sedi italiane abbiamo lavoratori di oltre cento nazionalità. Anche questo è un incredibile valore aggiunto per noi. Dal 2010 l'azienda ha investito in Italia 16,9 miliardi di euro e oggi conta 21mila PMI italiane che vendono su Amazon.it. La retribuzione lorda di ingresso per un operatore di magazzino è di 1.764 euro, l'8% superiore al salario attuale nella logistica".

La presentazione dei risultati della ricerca si è chiusa con un piccolo dibattito che ha coinvolto i giornalisti presenti, l'onorevole Maurizio Casasco, parlamentare di Forza Italia, il consigliere regionale Ivan Rota (FI), il sindaco di Casirate Manuel Calvi e il collega primo cittadino di Presezzo Paolo Alessio, oltre ad alcuni rappresentanti della Polizia di Stato, ed un tour guidato nel centro di smistamento Amazon di Casirate per meglio comprendere l'operatività e l'organizzazione del magazzino.

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