Il bilancio del 2020

Il Covid-19 non affossa l'economia trevigliese (che comunque soffre)

Si conferma il trend negativo per quanto riguarda il commercio, già evidenziato nel 2019. A soffrire è il centro storico.

Il Covid-19 non affossa l'economia trevigliese (che comunque soffre)
Pubblicato:

L’onda d’urto della Covid-19 non ha abbattuto l’economia trevigliese. Quantomeno nel 2020. I dati sono negativi, in linea con la congiuntura ormai in corso da anni. Ma il temuto tracollo non c’è stato. Tanto che i dati dell’Osservatorio economico 2020, reso noto mercoledì dalla Giunta comunale, non di scostano di molto da quelli dell’edizione 2019 che l’Amministrazione aveva pubblicato due mesi fa.

Imprese in calo dell'1,3%

Le imprese passano dalle 2.714 del 2019 alle 2.678 dello scorso anno. Un calo di circa 1,3% in linea con l’ultimo quinquennio (tra il 2018 e il 2019 era stato di poco inferiore all’1%). Resta comunque più alto di quello a livello provinciale che è sotto lo 0,5% (da 84.193 a 83.791 imprese), stabile rispetto ai dodici mesi precedenti.
Si conferma poi il trend negativo per quanto riguarda il commercio, già evidenziato nel 2019. In particolare per quanto riguarda i negozi di vicinato. Dopo il calo di 22 esercizi tra il 2018 e il 2019, ci sono infatti da registrare i 24 in meno nell’anno seguente, di cui ben 19 nel settore alimentare. Vanno però aggiunte due medie strutture di vendita (tra cui un supermercato) che hanno aperto, che hanno aperto nello stesso periodo (che nel 2017 erano 23, mentre oggi sono 37).

Soffre il centro storico

L’emorragia di negozi anche nel 2020 ha riguardato soprattutto il centro storico (7 chiusure) e ancora una volta a soffrire maggiormente è via Roma, un tempo la strada della moda per eccellenza, con cinque negozi di abbigliamento che hanno abbassato la serranda. Infine, c’è da registrare la chiusura di cinque bar, tutti però all’esterno del centro storico.

"In un anno tragico per l’intera nazione come è stato il 2020 i dati dell’Osservatorio economico trevigliese confermano la tenuta della città per quanto riguarda le attività - ha commentato l’assessore al Commercio Beppe Pezzoni - le chiusure si inseriscono all’interno di un trend che non riscontra punte e che manifesta la costante riorganizzazione che riguarda soprattutto la rete degli esercizi commerciali. La Covid-19 ha colpito duro, ma la città e le sue imprese si sono dimostrate in grado di reggere l’urto, ben più di quanto i dati statistici a livello provinciale e superiori invece testimoniano per l’intero sistema-Paese. C’è ancora da investire in forme di sostegno e vicinanza: un’osservazione storica a quanto, ad esempio, si siano sviluppate sia piazza Garibaldi che piazza Insurrezione evidenzia come la strada da percorrere sia proprio quella della sinergia operativa tra pubblico e privato".

Gli aiuti alle attività

"In quest’ottica si sono inseriti i fondi che l’Amministrazione comunale ha distribuito nel 2020 per aiutare le imprese, che si sono sommati agli sgravi di tributi, canoni d’affitto e occupazione di aree in misura sempre maggiore rispetto a quella prevista dal Governo - ha aggiunto il sindaco Juri Imeri - Abbiamo inoltre contribuito a far sviluppare il portale delle attività commerciali e spinto per la consegna a domicilio, facendo realizzare anche una app dedicata. Abbiamo riaperto in questi giorni il bando che, con risorse regionali, sostiene al 50% le spese di investimento sostenute dalle imprese trevigliesi; l’abbiamo riaperto, diversamente da quanto fatto finora, anche per i precedenti beneficiari di contributi ai quali erogheremo un importo ridotto, perché crediamo nella forza di chi ha continuato la sua attività e ci ha voluto investire. Uno sforzo comune per essere, tutti insieme, artefici della vita della Città".

TORNA ALLA HOME

Seguici sui nostri canali