Morengo

Dopo 15 anni di stasi si sblocca lo sviluppo del paese

Sembrano partire contemporaneamente le due grandi aree di espansione e già si sogna un nuovo polo scolastico

Dopo 15 anni di stasi si sblocca lo sviluppo del paese
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Dopo quasi 15 anni, "Respedil" è pronta a investire su una nuova area residenziale e produttivo-commerciale. Contestualmente a ciò, anche Techbau sembra pronta a partire con il polo produttivo-logistico nell'area dell'ex Maggiolina.

Morengo riparte

O tutto o niente: dopo 14 anni di immobilità, lo sviluppo urbanistico morenghese sembra essersi sbloccato, tutto in una volta, nell’arco di due settimane. Da un lato dell’ex Provinciale il tanto discusso polo logistico, con una superficie di 56mila mq e un’altezza di sei metri su un’area di 166mila; dall’altro lato, invece, i 31 lotti di Respedil, 30 residenziali – presumibilmente ville o villette mono o bifamiliari, come mercato impone – e uno produttivo-commerciale, all’interno del quale troveranno posto, si immagina, uffici e magazzino della nota impresa locale. Attorno, anche in questo caso, strade, ciclabili e aree verdi. Da non trascurare, poi, il dato economico: i due procedimenti sono appena stati avviati e al netto di intoppi e imprevisti si concretizzeranno solo nei prossimi anni, ma promettono – salvo variazioni – in tutto al Comune 3,2 milioni di euro "cash" e diversi altri in urbanizzazione, senza contare il milione di euro dato dal valore del terreno ceduto da Respedil all’ente pubblico. Insomma, dopo anni di ristrettezze, cause e sentenze cui far fronte, finalmente Morengo potrebbe vivere un rilancio economico significativo che garantirebbe grandi investimenti in servizi e strutture: e già si sogna un nuovo polo scolastico.

L'area residenziale di Respedil

Nei giorni scorsi il Consiglio comunale si è espresso favorevolmente circa la richiesta dell’impresa, in variazione al Pgt, che consentirà la creazione di 30 lotti residenziali e uno commerciale-produttivo che dovrebbe accogliere uffici e magazzini dell’azienda morenghese. La superficie totale interessata dall’operazione ammonta a circa 90mila mq, e la procedura ha richiesto una variante al Pgt in quanto il progetto, attualmente presentato, prevede una riduzione di quasi 6000 mq dell’edificato rispetto a quanto previsto nel Pgt del 2009. L’operazione, ha spiegato il vicesindaco Giorgio Facchetti, è solo agli inizi e necessiterà di diversi altri passaggi e tempi tecnici prima di arrivare alla firma della convenzione, a partire dalla quale il privato avrà poi dieci anni per realizzare le opere previste.

La planimetria della Atr-s di Respedil.

Le cifre dell'operazione

La variante prevede da parte di Respedil oneri di urbanizzazione primari e secondari a scomputo per 1,6 milioni di euro – ha spiegato Facchetti – Dei 90mila mq, poi, 36mila rimarranno per le proprietà private, 37,8 per il campus pubblico e 16mila tra strade, parcheggi e ciclabili. Complessivamente 53.800 mq rimarranno quindi a uso pubblico, mentre la parte produttiva-commerciale sarà costituita da un lotto di 3500 mq.

Gli edifici che verranno realizzati, poi, avranno altezza massima di sei metri: facile immaginare, dunque, la costruzione di villette basse con giardino, secondo quanto attualmente richiesto dal mercato immobiliare in paese. Il progetto è attualmente a disposizione all’albo pretorio del Comune, dove deve rimanere per 60 giorni per le osservazioni, prima di tornare nuovamente in Consiglio per l’approvazione definitiva. Da lì si potrà quindi firmare la relativa convenzione con la parte privata.

Dal punto di vista economico, si stima un beneficio pubblico totale di oltre 3,6 milioni di euro tra opere di urbanizzazione (1,65 milioni), uno standard qualitativo aggiuntivo di 400mila euro, che il Comune riceverà alla firma della convenzione, e costi di costruzione previsti in 542mila euro di ulteriori introiti per l’ente. A questo si somma la cessione al Comune di un’area di 21mila mq (che si sommano ai 16mila già di proprietà comunale), per un valore stimato in 1,085 milioni di euro.

Una nuova scuola?

Quest’area, che si troverà a ridosso del campo da calcio dell’oratorio e adiacente all’ex Sp 591, nell’intento dell’Amministrazione attuale ospiterà un nuovo polo scolastico, comprensivo di palestra. "Una volta ultimata l’urbanizzazione, si potranno realizzare le opere previste dal Pgt del 2009, ma siamo ancora al primo passo" ha spiegato Facchetti, che raccomanda cautela. "Chiaramente il tutto non si concretizzerà nel mandato attuale, ma certamente lasceremo una premessa positiva, una premessa vera e una bella eredità per chi verrà. L’obiettivo è quello di dare al paese uno sviluppo che finora è mancato sin dal 2009" ha concluso l’assessore.

Pronta a partire anche la logistica nell'area dell'ex Maggiolina

Un passo indietro per farne uno avanti: Techbau ha rinunciato all’intervento in variante al Pgt e, rivedendo le proprie richieste, ha dato avvio al programma integrato d’intervento dell’Atp-1. Il tentativo da parte della società di realizzare un polo logistico a fine produttivo da 70mila mq si è scontrato con l’inconciliabilità dello stesso con l’imposizione, da parte della Soprintendenza, di preservare e recuperare la vecchia cascina della Maggiolina. E’ per questo motivo che, dopo alcuni tentativi e interlocuzioni, l’operatore ha preferito rinunciare alla propria richiesta in variante al Pgt, adeguandosi sì a quanto già previsto dal documento di programmazione risalente al 2009, ma avendo così un iter estremamente più rapido per poter dare il via alla realizzazione del polo. Come spiegato dal vicesindaco Giorgio Facchetti, la procedura passerà in Giunta dopo un mese dalla pubblicazione all’albo pretorio, avvenuta nei giorni scorsi.

Il progetto prevede una superficie coperta di 52mila mq, oltre al mantenimento e alla riconversione della cascina (circa quattromila mq) che avrà ora destinazione alberghiera e di ristorazione. La superficie dell’area ammonta invece a 166mila mq, per cui capiamo come nel complesso solo il 30 percento dell’intero lotto verrà effettivamente edificato. Così, nell’area nord del paese, troverà posto il capannone Techbau, di altezza 12 metri, contro i 15 inizialmente richiesti in variante. L’uso sarà produttivo, secondo una denominazione che prevede, però, anche il servizio di gestione e il trasporto e stoccaggio di merci di quella che viene definita logistica a supporto del settore produttivo.

Gli introiti del Comune

Quanto al lato economico, il Comune percepirà due milioni di euro oltre IVA per gli standard qualitativi, oltre alla realizzazione, in carico alla parte privata, di strade, parcheggi e aree verdi, ciclabili e opere di urbanizzazione, per un totale di 1,9 milioni di euro di ulteriori oneri a scomputo, 330mila euro di oneri non scomputabili che sono invece per il parcheggio a uso pubblico e 257mila euro di risorse che verranno invece destinate all’intesa strategica con Provincia e gli altri enti coinvolti, al fine di limitare l’impatto sulla viabilità. In tutto, tirando le somme, l’operazione potrebbe portare a un valore pubblico di 4,8 milioni di euro.

Un milione e mezzo di euro in meno per il Comune, è vero, rispetto al progetto inizialmente avanzato da Techbau e discusso mesi fa in Conferenza dei Servizi, ma comunque una cifra enorme per le casse di un Comune come Morengo, attualmente in difficoltà economiche dopo la famosa condanna nella sentenza Pesenti.

Il polo produttivo-logistico di Techbau.

 

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