Economia

Classifica degli stipendi, la Lombardia è in vetta ma Bergamo non brilla (e cala rispetto al 2021)

Il Geography Index 2022 mostra come la nostra provincia sia ventesima in Italia (tre posizioni in meno rispetto a un anno fa) e sotto la media regionale

Classifica degli stipendi, la Lombardia è in vetta ma Bergamo non brilla (e cala rispetto al 2021)
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Il Geography Index 2022 mostra come la nostra provincia sia ventesima in Italia (tre posizioni in meno rispetto a un anno fa) e sotto la media regionale

Come ogni anno, JobPricing, società di consulenza nel mondo del lavoro, ha redatto il Geography Index, ovvero il report che analizza e valorizza le differenze retributive tra le varie regioni e province italiane e restituisce una classifica delle stesse sulla base dei livelli retributivi medi.
Grazie a questo studio, è possibile osservare come la Lombardia si confermi la prima regione d'Italia per retribuzione media (32.191 euro), grazie soprattutto a Milano, prima provincia (35.724 euro). Nella graduatoria provinciale, Bergamo si piazza al ventesimo posto con una retribuzione media di 29.880 euro, appena sopra la media nazionale (29.840 euro) e tre posizioni più in basso rispetto al 2021.

Le premesse dello studio

È utile però capire come JobPricing è giunta a questi risultati. Il Geography Index 2022 si basa sulle rilevazioni effettuate dal sito stipendiogiusto.it tra il 2014 e il 2021. JobPricing è stato utilizzato da oltre un milione di utenti e il database di profili retributivi è costituito da oltre seicentomila osservazioni. Le classifiche sono state elaborate tenendo esclusivamente come riferimento la Retribuzione Globale Annua Lorda (RGA), ottenuta dalla somma tra la RAL (retribuzione fissa annua lorda) e la Retribuzione Variabile effettivamente percepita dai lavoratori.Per ottenere la retribuzione media di ogni provincia si è considerata la composizione di dirigenti, quadri, impiegati e operai all'interno della provincia stessa, ottenuta tramite l'elaborazione dei dati trimestrali sulle forze di lavoro.

Il quadro nazionale

L'Italia è un Paese che, soprattutto dal punto di vista economico, presenti forti squilibri e grandi differenze nei mercati del lavoro. Pertanto, le dinamiche retributive presentano una chiara connotazione territoriale. Queste differenze, inoltre, sono ulteriormente accentuate da fattori esterni al mercato del lavoro, quali il costo della vita, gli investimenti pubblici, le infrastrutture e i mezzi di trasporto. Ne deriva che fra Nord e Sud, in media, la differenza retributiva raggiunge il 17 per cento. Una differenza che diventa ancora più significativa (quasi il 52 per cento) se si confronta la provincia con la retribuzione media più elevata, Milano, e la provincia con la retribuzione in media più bassa, Ragusa. La specificità del mercato del lavoro italiano, cioè la sua forte differenziazione su base geografica, quindi, si riflette in modo diretto sulle dinamiche salariali anche a livello provinciale e micro-territoriale. Il report Geography Index 2022 intende appunto dare evidenza in modo più dettagliato possibile di questa peculiarità.

La situazione in Lombardia e a Bergamo

Come detto, la Lombardia è in cima alla classifica: qui si guadagna mediamente di più che nel resto d'Italia. La media, infatti, è di 32.191 euro all'anno. Particolare notare, però, come l'unica provincia che si piazza sopra questa media (e di un bel po') sia quella di Milano, in cime anche alla classifica nazionale. In altre parole, è soprattutto la retribuzione media milanese a "spingere" in alto il dato lombardo.

Alle spalle della provincia meneghina troviamo quelle di Monza Brianza (31.376 euro, ottava in Italia), Varese (31.351 euro, nona in Italia) e Como (30.418 euro, quattordicesima in Italia). Le ultime due citate, nella graduatoria nazionale, hanno guadagnato posizioni rispetto al 2021 (rispettivamente una e due). Bergamo è solo quinta in classifica in Lombardia, con una retribuzione media annua di 29.880 euro. Rispetto all'anno scorso, ha perso tre posizioni nella classifica nazionale, proprio come Lodi, che si piazza alle nostre spalle (29.762 euro). Brescia settima in classifica in Lombardia e ventiduesima in Italia, con una retribuzione annua media di 29.715 euro. Si tratta però, tutto sommato, di un dato positivo: nel 2021, infatti, la provincia della Leonessa era addirittura 37esima nella graduatoria nazionale. In dodici mesi ha fatto un balzo in avanti di ben quindici posizioni (solo Terni ha fatto meglio con 16 posizioni), probabilmente dovuto al fatto che a Brescia e dintorni si è pagato, economicamente parlando, un dazio più alto alla pandemia e che ora le cose stanno lentamente tornando ai livelli del 2019.

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