Bcc, i numeri della Bergamasca: il credito si consolida nel mercato delle pmi
I numeri del credito cooperativo in provincia di Bergamo: 5 miliardi di raccolta diretta, sofferenze in calo del 24,9% nel primo semestre
Un mutuo su quattro dei mutui erogati alle piccole e medie imprese in provincia di Bergamo, è "firmato" da una Bcc. Un dato in aumento del +3,7% rispetto allo scorso anno, che consolida ancora di più la presenza del Credito cooperativo nel tessuto economico orobico, dalle valli al capoluogo, fino alla Bassa "presidiata" soprattutto dalle Bcc di Treviglio, Caravaggio, Oglio e Serio e dalla piccola Mozzanica. Lo rivelano i dati diffusi oggi, venerdì 18 ottobre, in occasione dell'annuale convegno della Federazione lombarda delle Bcc, che si tiene oggi e domani a Firenze.
Bcc in Bergamasca: i numeri
Oltre ai dati regionali relativi alle 27 Bcc lombarde, la Federazione ha diffuso vari focus provinciali. In provincia di Bergamo le Bcc sono presenti in 90 Comuni con 117 sportelli complessivi. Il primo semestre dell'anno si è chiuso per le banche di credito cooperativo bergamasche con una raccolta diretta complessiva di 5 miliardi di euro (1,5 circa quella della sola Bcc Treviglio). Ammontano invece a 3,5 miliardi di euro gli impieghi erogati.
Riguardo ai settori di destinazione del credito, a giugno 2024 gli impieghi erogati alle famiglie consumatrici sono di circa 1,4 miliardi di euro; oltre 2 miliardi di euro sono stati destinati al settore produttivo del territorio lombardo.
In particolare, significativa è la quota di mercato del 24,5% detenuta dal Credito Cooperativo in provincia di Bergamo per i crediti alle piccole imprese con più di 5 e meno di 20 addetti (in crescita del 3,7% rispetto alla quota del 2023) e la quota di mercato del 18,1% per gli impieghi destinati alle microimprese. Quanto ai settori produttivi, in particolare, le Bcc bergamasche detengono il 25,9% delle quote di mercato degli impieghi in agricoltura, il 22,7% nell’immobiliare, il 20,3% nelle costruzioni e il 17,5% nel settore turistico.
Sicurezza del credito
Sul fronte della qualità e della sicurezza del credito, in Bergamasca le sofferenze risultano in diminuzione del 24,9% rispetto all’anno precedente, dato che conferma il miglioramento progressivo della qualità del credito con la prosecuzione del processo di riduzione delle esposizioni deteriorate e di aumento dei relativi tassi di copertura. Il rapporto sofferenze / impieghi all’1,4% è lievemente migliore all'1,5% segnato dalla media dell’industria bancaria.
Le Bcc e la desertificazione bancaria
Sul fronte della "lotta" alla desertificazione bancaria, l'universo Bcc è una delle realtà da sempre più attente e presenti: sono 29 i Comuni in cui il Credito Cooperativo rappresenta l’unica presenza bancaria.
Il convegno di Firenze: tra intelligenza artificiale e banche di relazione
L'occasione per fare il punto sui numeri era l’annuale Convegno di Studi della Federazione Lombarda delle BCC dal titolo “Est modus in rebus: intelligenza artificiale e centralità della persona nelle banche di relazione”, in corso a Firenze (18-19 ottobre, Teatro Niccolini), con la partecipazione di circa trecento ospiti ed esponenti del Credito Cooperativo lombardo e nazionale.
Così, da Firenze, il presidente della Federazione Lombarda delle BCC, Alessandro Azzi.
"Il futuro del Credito Cooperativo, nell’era dell’intelligenza artificiale, si giocherà tutto nella sfida di mantenere e rafforzare la propria vicinanza alle persone, ingrediente essenziale del modello mutualistico. Sì, dunque, a una tecnologia che abiliti nuovi e ulteriori livelli di prossimità e relazione tra le BCC e le comunità in cui operano. I risultati positivi registrati nel primo semestre dell’anno dalle BCC lombarde testimoniano come il Credito Cooperativo continui a giocare un ruolo centrale a supporto dell’economia reale, del benessere e dello sviluppo integrale dei territori. Come emerso chiaramente dall’ultimo Rapporto sul ben-vivere e la generatività delle province italiane, l’approccio cooperativo consente infatti di ridurre le diseguaglianze territoriali e colmare i divari fra aree centrali e periferiche. Guardando in avanti, nel rispetto delle tradizionali finalità mutualistiche e del carattere localistico delle nostre banche, anche l’intelligenza artificiale dovrà rappresentare un ulteriore strumento di contrasto al crescente fenomeno di desertificazione bancaria: già oggi in molti Comuni lombardi le Bcc rappresentano l’unica presenza creditizia a supporto di famiglie e imprese locali. La sfida dell’AI può essere, inoltre, un’occasione di scambio e di confronto costruttivo fra le diverse generazioni per arrivare, insieme, ad un’ottimizzazione ed un’evoluzione dei processi che sia realmente inclusiva per le persone".