Autonomia Stanga, dopo la Lega anche La Sinistra attacca Calvi

Dopo quelle dell'onorevole Gobbato, nuove critiche al sindaco di Rivolta per il voto di astensione nel Consiglio provinciale.

Autonomia Stanga, dopo la Lega anche La Sinistra attacca Calvi
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Autonomia Stanga, dopo l'attacco dell'onorevole leghista Claudia Gobbato al sindaco di Rivolta Fabio Calvi sul voto in Consiglio provinciale, parla La Sinistra.

Autonomia Stanga, infiamma la polemica

"Il recente voto del Consiglio provinciale di Cremona sul dimensionamento scolastico (in particolare l'ennesima negazione della legittima volontà da parte del Cremasco di operare la ragionevole separazione dello Stanga su due ambiti distinti) è la riprova di come la politica tutta abbia dato prova della sua debolezza e inadeguatezza - ha fatto sapere La Sinistra con Bonaldi sindaca -
L'astensione incomprensibile del consigliere Calvi (dopo aver sottoscritto l'emendamento bipartisan che avrebbe finalmente secondo legge garantito una netta separazione dei due ambiti) è solo la punta dell'iceberg".

"Politica succube di associazioni trasversali"

"Ancora troppa parte della politica è succube di associazioni trasversali alle quali interessa solo mantenere rendite di posizione senza entrare nel merito dei temi veri - si continua nel comunicato - cioè che la scuola è fatta innanzitutto, da e per docenti e studenti. Va chiarito fin da ora che la separazione dello Stanga non avrebbe comportato la scomparsa della
propria offerta formativa ma, al contrario, l'avrebbe ricollocata in un contenitore migliore: un polo dei mestieri a Crema che avrebbe potuto rafforzare un ambito senza penalizzare l'altro. Non si può non osservare che facilmente la politica cremonese ha demolito il Munari quando si è
trattato di salvare lo Stradivari senza farsi troppe domande sul dopo.
La Sinistra partirà già dalle prossime settimane a discutere con i veri portatori di interesse e con la Provincia affinché si costituiscano subito tavoli di confronto territoriali. Sono passi necessari per il bene del mondo della scuola che deve essere, per tutti, l’unico interlocutore".

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