Pandino

A Pandino arriva un nuovo polo logistico

Vanazzi: "Cambierà la viabilità, più sicurezza sulla Bergamina". Ma l'opposizione è contraria: "Ambientalismo di facciata"

A Pandino arriva un nuovo polo logistico
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Dal Consiglio comunale di Pandino arriva il sì alla costruzione di un nuovo polo logistico, ma la minoranza attacca: «Tutta l’operazione di mitigazione è mero ambientalismo di facciata».

Pandino, in arrivo nuovo polo logistico

 

Il futuro insediamento, che coprirà una superficie di circa 70mila metri quadrati in via Marona, nell’area industriale, ha scatenato e scatenerà polemiche anche al di fuori del Consiglio comunale, dove l’opposizione si è schierata nettamente contro. Si tratta di un complesso la cui realizzazione sarà affidata a una sola società, le cui attività saranno esclusivamente di stampo logistico, nulla di produttivo, come ha voluto specificare la maggioranza. Quale impatto avrà sul territorio, quali sono state le opere di mitigazione ambientale e cosa offrirà ai cittadini, l’hanno spiegato in Aula settimana scorsa il sindaco Piergiacomo Bonaventi e l’assessore all’Urbanistica Francesco Vanazzi.

«L’impatto più gravoso sul territorio, anche se si tratta pur sempre di un’area industriale, sarà la cementificazione - ha spiegato il primo cittadino - ma non producendo nulla non ci saranno ulteriori prodotti trasformati o di scarto che potrebbero essere inquinanti. Il progetto è stato seguito da tutti gli organi competenti in tutela ambientale, e non sono state rilevate criticità. A titolo di mitigazione abbiamo deciso di piantare circa 1.100 tra alberi e arbusti che, crescendo, copriranno il complesso alla vista. Non solo: con questo progetto verrà modificata la viabilità dell’area industriale rendendo la zona più sicura e con un traffico più scorrevole. Ma soprattutto, modificando leggermente il territorio, forniremo irrigazione ai campi posti a sud del canale Vacchelli. Questa zona era da sempre problematica per quanto riguarda rischi idrogeologici e l’accumulo di rifiuti».

Cosa cambia: più sicurezza sulla Bergamina

Nel su intervento Vanazzi è poi entrato più nello specifico in tema di viabilità e di impatto sulla cittadinanza.

«Modificheremo l’ingresso sulla strada Bergamina, l’entrata sarà più dolce e più sicura per tutti - ha spiegato - Modificheremo anche la viabilità all’interno dell’area industriale aggiungendo rotonde, quindi meno ingorghi, più sicurezza e più visibilità per chi entra ed esce dai capannoni. Inoltre spingeremo affinché vengano assunte persone residenti nel nostro territorio. Pandino era un paese troppo sbilanciato sul piano residenziale, ora stiamo riequilibrando la situazione».

La minoranza attacca: "Ambientalismo di facciata"

La minoranza non ha per nulla condiviso le sue parole, e la consigliera Erika Bossetti è partita all’attacco. «La situazione è paurosa, troppo cemento - ha dichiarato - C’è già un polo simile a Dovera, costruirne un altro anche a Pandino è troppo. Il vostro è un ambientalismo di facciata, di attenzione per l’ambiente ce n’è davvero poca».

La replica: "Avete approvato voi il Pgt"

«Quando eravate in maggioranza voi avete approvato questo Piano di governo del territorio, non noi - ha replicato con forza il sindaco - L’area era già destinata all’uso industriale, come potete essere scandalizzati? Mi aspetto un voto favorevole o almeno un’astensione».

L’ultima replica è toccata alla capogruppo di minoranza Maria Luise Polig che si è invece dichiarata contraria all’iniziativa. «Non ci rimangiamo le nostre parole - ha detto - votiamo contro perché crediamo che la mitigazione sia insufficiente. Avete fatto molte promesse ma quanto vale la vostra parola? Vedremo».

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