Salta il rinnovo del contratto, sciopero alla Imequadri

Prosegue anche oggi lo sciopero dei lavoratori dell'azienda di Urgnano

Salta il rinnovo del contratto, sciopero alla Imequadri
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All'Imequadri Duestelle di Urgnano tre giorni di sciopero contro la rottura delle trattative per il rinnovo dell'integrativo. Mercoledì e giovedì adesione alla protesta del 90 percento.

 Trattativa saltata all'ultimo

Da un anno si attendeva il rinnovo del Contratto integrativo aziendale, ma a un passo dalla firma la trattativa è saltata: è accaduto alla Imequadri Duestelle spa di Urgnano, dove sia mercoledì che giovedì (per due ore a fine turno) i lavoratori hanno incrociato le braccia in scioperi partecipatissimi. Per oggi, 7 luglio, è già stata proclamata una terza mobilitazione, questa volta per tutta la giornata.

Al centro il "premio di risultato"

“L’adesione alle due giornate di protesta è stata del 90% tra impiegati e operai”, ha commentato Vittorio Tornaghi della FIOM-CGIL di Bergamo. “L’azienda, che produce apparecchiature e quadri elettrici e che impiega circa 80 lavoratori, lo scorso anno su consiglio di Confindustria aveva voluto posticipare la trattativa al periodo successivo alla firma del Contratto nazionale, avvenuta poi a novembre. A dicembre, dunque, abbiamo cominciato il confronto che a giugno sembrava arrivato a un passo dall’accordo. Poi, però, nell’ultimo incontro, l’azienda ha voluto aggiungere al testo dell’intesa un nuovo parametro per l’ottenimento del premio di risultato che prima non esisteva. Secondo le nostre stime, la novità avrebbe reso altamente improbabile se non quasi impossibile l’erogazione del premio. Così abbiamo rigettato la proposta”.

Nessun passo indietro

Nella sede di Confindustria, il 4 luglio, le parti si sono riunite nuovamente. “Le posizioni dell’azienda non sono cambiate, la direzione ha confermato quasi nelle stesse modalità il parametro aggiuntivo”, prosegue Tornaghi. “Al riguardo la contrarietà dei lavoratori è ormai chiara, e dopo questi tre giorni di sciopero ci aspettiamo di essere richiamati per proseguire la discussione senza i paletti così rigidi posti dall’azienda”.

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