Martinengo

Viaggio nel tempo alla scoperta dei rarissimi orologi solari a riflesso del chiostro grande

Nuova affascinante avventura nel meraviglioso complesso dell'Incoronata

Viaggio nel tempo alla scoperta dei rarissimi orologi solari a riflesso del chiostro grande
Pubblicato:

Torna puntuale come ogni mese l’appuntamento con il complesso dell’Incoronata di Martinengo, candidato come "Luogo del Cuore Fai 2025" - attualmente al decimo posto in classifica - per una nuova tappa alla scoperta dei suoi tesori nascosti. Per sostenerlo basta un semplice CLICK.

Gli orologi solari a riflesso

"Con marzo inizia la Quaresima, un tempo dedicato per entrare nelle profondità e incontrare sé, un tempo per ‘cambiare rotta’, un tempo per incontrare il Dio della vita - ha commentato padre Antonio Consonni - ecco dunque che pare indicato alzare lo sguardo e scrutare gli orologi a riflesso del convento, opera di padre Giuseppe Maria Tosetti, che ci invitano a rallentare, a osservare il cielo e a riflettere sul significato del tempo. Un’esperienza unica, che arricchisce l’anima e la mente".

E chi meglio di un astronomo può svelare caratteristiche e segreti di quelli che rappresentano testimonianze preziose dell’ingegno umano del XVIII secolo?

"Queste opere, di inestimabile valore artistico e scientifico, si trovano in un contesto altrettanto ricco di storia e spiritualità: gli antichi conventi dei Frati Francescani Riformati - ha spiegato Diego Bonata - Ciò che rende unici questi orologi è il loro funzionamento. A differenza delle tradizionali meridiane che proiettano un’ombra, questi strumenti catturano la luce solare e la riflettono su superfici complesse, dipinte a fresco sulle volte a crociera dei chiostri. Un gioco di luce e ombre che svela il tempo in modo sorprendente, con una precisione incredibile per l’epoca".

La loro realizzazione richiedeva una profonda conoscenza della gnomonica, dell’astronomia, della geografia e un’elevata sensibilità artistica. Le superfici curve e intersecanti su cui sono tracciate le linee orarie, spesso nascoste sotto i porticati, testimoniano la maestria di un artefice capace di sfidare le leggi della fisica e dell’ottica che, con pazienza, giorno per giorno, ha "seguito il sole" per registrare il complesso movimento del suo riflesso sugli archi a volta.

"Per anni l’identità dell’autore di questi orologi è rimasta avvolta nel mistero - ha ricordato l’esperto - Solo grazie alla meticolosa ricerca di padre Anacleto Mosconi si è giunti a svelare il nome di padre Tosetti, un frate francescano, allievo del celebre cosmografo Maria Vincenzo Coronelli, che nel 1686 venne incaricato dal 'Re Sole', Luigi XIV in persona, della realizzazione dei due più grandi globi terrestri e celesti esistenti, di ben quattro metri di diametro. Padre Tosetti, un uomo di ingegno e passione, ha lasciato un’impronta indelebile nella provincia di Bergamo, nel suo peregrinare di convento in convento, infatti i suoi orologi a riflesso, realizzati tra il 1734 e il 1749, sono un’eredità preziosa che ci invita a riflettere sul tempo, sulla storia e sulla genialità umana".

Gli esemplari dell'Incoronata

E Martinengo ospita nella sede della Congregazione dei religiosi della "Sacra famiglia" due antichi e rarissimi orologi solari a riflesso realizzati nel suo chiostro nel 1738.

"Giunti a metà del porticato del chiostro la vista è sovrastata dall’affresco della meridiana, dedicata al marchese Domenico Benna, come riporta un’iscrizione - ha spiegato ancora Bonata - e nel portico di Levante quella dedicata al parroco Francesco Mazza, responsabile del convento e fondatore dell’ospedale cittadino. Questi due orologi a prima vista appaiono come un complicato e indecifrabile fascio di linee curve, in realtà il procedimento per realizzarli è molto semplice: vennero tracciate sulle arcate a volta, pazientemente, giorno per giorno e ora per ora, dal frate francescano che aveva posizionato uno specchietto riflettente l’immagine del disco solare in una posizione sotto l’antistante arco".

Quale riferimento per tracciarle?

"Sulla parete del chiosco sino al 1906 c’era traccia di una meridiana usata probabilmente dal francescano per tracciare i suoi capolavori - ha chiarito l’astronomo - La ricchezza di informazioni fornite da tali strumenti è incredibile, rappresentano infatti l’anello di collegamento fra l’ora del passato (Italica) e la nuova modalità di misurazione del tempo moderno. Sono infatti leggibili l’ora italica di Martinengo; l’ora italica del levare del sole di Martinengo e il periodo dell’anno in cui ci si trova; il 'Mezzogiorno Vero di Martinengo' (cioè quando il sole raggiunge il punto più alto nel cielo) e delle principali località del mondo antico, compreso il luogo di nascita del padre, Lugano. Nell’orologio di Levante viene inoltre rappresentata la moderna 'Ora vera locale di Martinengo' che divide la giornata in 24 ore uguali, con inizio alla metà della notte (mezzanotte). Questi orologi, così antichi e così moderni, segnano il passaggio dall’'Ora contadina' del tramonto del sole all’ora moderna 'vera' di Martinengo".

Gli orologi a riflesso del convento sono testimonianze uniche del passaggio di padre Tosetti.

"Il quadrante solare a riflesso del porticato nord è un’opera complessa, realizzata nel 1738, segna le ore italiche, un sistema orario che inizia dal tramonto del sole che, attraverso un gioco di specchi, proietta le linee orarie su una superficie affrescata - ha fatto notare Bonata - Un vero e proprio spettacolo di luce e colore, arricchito da motti latini e riferimenti geografici. Il quadrante solare a riflesso del porticato di Levante è poi un’altra meraviglia di ingegneria e arte, che sfrutta la luce pomeridiana per segnare le ore. Un’opera che, pur seguendo lo stesso schema del quadrante nord, presenta peculiarità uniche".

A questi si accompagnano altri due orologi.

"Il primo era ospitato sopra il porticato di Levante, ma durante la ristrutturazione dell’ala, a inizio Novecento, si è perso - ha concluso l’astronomo - Il suo interesse è sicuramente rivolto al fatto che servì quasi sicuramente per “calibrare” il funzionamento dei due orologi a riflesso. Il secondo orologio solare a parete nel porticato di Ponente è invece riemerso durante la ristrutturazione di inizio XXI secolo, e probabilmente è precedente agli altri tre orologi, quando appunto il portico di Ponente ancora non esisteva".

68395459_b63e7d4c-1722-42c9-8c17-f45852da8787
Foto 1 di 4
Martinengo Orologi a riflesso dell'Incoronata a Martinengo, candidataMartinengo Orologi a riflesso dell'Incoronata a Martinengo, candidata Luogo del cuore Fai 2025
Foto 2 di 4
Martinengo Orologi a riflesso dell'Incoronata a Martinengo, candidata Luogo del cuore Fai 2025
Foto 3 di 4
68395468_37abd877-23bc-4367-8621-3b4b11b5026a
Foto 4 di 4

Martinengo Orologi a riflesso dell'Incoronata a Martinengo, candidata Luogo del cuore Fai 2025

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali