Un libro di lettere dal fronte per il Centenario della Grande Guerra
Un programma ricco di emozioni per la celebrazione del 4 novembre a Caravaggio.

(foto di repertorio, una mostra a Ghisalba sulla Grande Guerra)
Una mostra e un libro inedito di lettere dal fronte per celebrare il 100esimo anniversario della fine della Grande Guerra.
Quest’anno la celebrazione del 4 novembre a Caravaggio avrà un sapore particolare: il sapore della memoria e della condivisione attraverso immagini e parole lontane nel tempo, ma ancora vicine al cuore di molte famiglie.
Onore ai caduti
Il primo appuntamento è per sabato 3 novembre con l’alzabandiera ai tre monumenti dedicati ai caduti: alle 18 a Vidalengo, alle 18.30 a Masano e alle 19 al cimitero di Caravaggio. Parteciperanno, come sempre, autorità civili e militare al fianco delle associazioni combattentistiche e d’arma.
"La grande illusione"
Domenica 4 novembre, invece, si parte alle 9.30 con il corteo da piazza Locatelli fino a San Bernardino dove si terrà l’alzabandiera, la commemorazione dei caduti e la Santa Messa, alla presenza delle autorità e con la partecipazione del Corpo bandistico e delle scuole della città. Alle 10 verrà inoltre inaugurata la mostra «La grande illusione» allestita dal professor Francesco Tadini nell’Auditorium di San Bernardino.
La mostra a cui hanno partecipato Alpini, Associaizione nazionale carabinieri, associazione «Il Caravaggio» e Gruppo Ricerca, è rivolta principalmente agli studenti per offrire loro un quadro di informazioni, anche molto locali, ma con un contesto emozionale che vuole andare oltre alle semplice lezione storica.
Lettere dal fronte
L’emozione ci certo non mancherà poi l’11 novembre quando, alle 17 sempre nell’Auditorium, verrà presentato il libro inedito «Al fronte e in famiglia» curato da Tadini, patrocinato e finanziato dalla Provincia di Bergamo. Si tratta di una raccolta di circa cento lettere inviate dal fronte, di cui verranno letti degli estratti accompagnati dalle musiche e dai canti del Coro Alpa.
«Dalle lettere emerge uno spaccato interessante - ha detto Tadini - si nota un ceto medio-alto borghese di Treviglio con interessi e possibilità economiche che si riflettono anche sulla capacità di espressione e di relazione. C’è poi tutto un mondo contadino, operaio e artigianale dove emerge una povertà, sempre molto dignitosa, tra le epistole di soldati di Caravaggio, Fornovo, Mozzanica, Calvanzano e Pagazzano. Emerge, quindi, un’umanità non eroica, ma nemmeno piagnona o ribelle, anzi legata ai valori locali e a una vera religiosità».
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