Cultura

“Torre Pallavicina”, il documentario tra storia e natura

Domenica al palazzo Botti Oldofredi a Torre è stato proiettato il film racconta il paese dai luoghi storici alla natura intorno al fiume Oglio.

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Domenica al palazzo Botti Oldofredi a Torre è stato proiettato il film racconta il paese partendo dai luoghi storici che lo caratterizzano fino alla natura intorno al fiume Oglio.

Il documentario

Le Memorie del Borgo, infatti è un progetto che vuole valorizzare i piccoli borghi di provincia, con l’intento di mantenere e accrescere il senso di appartenenza dei cittadini, oltre a offrire un contributo appassionato ed emozionante al servizio della memoria delle nostre radici, e stimolare i giovani ad apprezzare la storia del luogo che abitano. È inoltre un prezioso strumento per gli enti di promozione turistica e di valorizzazione del territorio, una guida del luogo e delle sue bellezze.

Gli autori

La regia è stata affidata a Alberto Malinverni (film maker, bresciano d’adozione, con al suo attivo diversi documentari per lo sport, in particolare la maratona in Kenya, con protagonista il dottor Gabriele Rosa. Ha curato ultimamente i video ufficiali della Brescia Art Marathon e i numerosi spot promozionali. Con le associazioni bresciane Lamu, Se Vuoi Puoi e Albergo Etico, ha seguito i ragazzi disabili sulla via Francigena realizzando il docu-reportage Insuperabile. Impegnato a tutto tondo sia con la passione della montagna che con i videoclip musicali, si è cimentato con l’arte e la cultura, realizzando il documentario di Torre Pallavicina. La sceneggiatura è stata ideata da Marzia Dogali, nativa di Adro, laureata in lettere e filosofia con tesi sul cinema e Buster Keaton, da sempre appassionata di teatro e musical, con l’attrazione animica verso la scrittura. Responsabile progetto: Maurizio Ciani , bresciano, ideatore del progetto, ha portato le sue competenze aziendali nella supervisione del progetto, curando l’organizzazione e la logistica per gli incontri sul territorio, nonché la stesura del soggetto.

La trama

Il film si snoda con immagini lungo i cortili di Palazzo Barbò, Palazzo Botti, l’oratorio di Santa Maria e il fiume accompagnato dalla voce narrante di Nicola Bracchi (attore e doppiatore di Cazzago, ha prestato la sua voce per la narrazione del documentario, apportando la sua preziosa supervisione anche nello sviluppo narrativo. Il filo conduttore della narrazione è il dare voce al ricordo, sotto forma di testimonianze, ricordi di vita vissuta, aneddoti sul luogo di appartenenza, cenni storici e immagini naturalistiche di forte impatto del territorio. Accompagnato dalla musica di Flavio Domenico Porrati, compositore alessandrino, da sempre ideatore delle musiche per i progetti di Urbanproduzioni, ha messo a disposizione le sue composizioni di musica elettronica, per fornire un sound innovativo, quasi all’avanguardia, accostando note meno convenzionali con immagini storiche e sacre.

Il sindaco artista

Il primo cittadino di Torre, Antonio Marchetti ha voluto fortemente la realizzazione di questo progetto.

“Il documentario è una riassunto di quello che noi pensiamo sia il futuro di Torre.- ha detto – Un luogo di forte attrazione turistica grazie ai luoghi storici che lo caratterizzano, alla conformazione territoriale lungo il fiume Oglio e alle nostre strutture ricettive turistiche. Il futuro del nostro paese è quello e non le cave o le bonifiche che prima del nostro arrivo in Amministrazione erano associate al nome di Torre Pallavicina. Ringraziamo chi ha creduto in questo progetto il caseificio di Torre e l’assicurazione Mario Ragno che da quindici anni ci sostengono insieme ai nostri elettori”.

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