Convento francescano dell'Incoronata

Sciolto l'enigma del Maestro di Martinengo: erano due, padre e figlio

Presentato oggi, 4 novembre, il progetto storico-culturale promosso da Congregazione Sacra Famiglia, Rete Coglia, Comuni di Martinengo, Cavernago e Palazzolo sull'Oglio.

Sciolto l'enigma del Maestro di Martinengo: erano due, padre e figlio
Pubblicato:
Aggiornato:

Questa mattina, 4 novembre 2022, nel salone del chiostro della Congregazione Sacra Famiglia di Martinengo si è tenuta la presentazione del progetto storico-culturale legato al convento francescano dell'Incoronata promosso dalla Congregazione stessa, da Rete Coglia e dai Comuni di Martinengo, Cavernago e Palazzolo sull'Oglio. Il nome del pittore ancora top secret.

Maestro di Martinengo

Convento francescano dell'Incoronata: un tesoro "ritrovato"

Nella magnifica cornice del chiostro, questa mattina è stata organizzata la conferenza stampa a cui hanno preso parte padre Gianmarco Paris, superiore generale della Congregazione, il sindaco del Comune di Cavernago Giuseppe Togni, presidente del progetto Coglia, la vicesindaco del Comune di Martinengo Jessica Martinelli, il primo cittadino del Comune di Palazzolo sull'Oglio Gianmarco Cossandi, presidente del Luogo Pio della Pietà Bartolomeo Colleoni, oltre a ricercatore e direttore del progetto Coglia Gabriele Medolago e al dirigente educativo della Scuola Sacra Famiglia padre Antonio Consonni.  Presente tra gli altri anche la Pro loco martinenghese. Tanto l'orgoglio per aver portato a termine un lavoro di ricerca fondamentale per la conoscenza e la valorizzazione di un vero e proprio tesoro ritrovato, qual è il convento, tanto più si si guarda all'imminente apertura di "Bergamo e Brescia capitale italiana della cultura 2023".

Maestro di Martinengo

"Erano due i pittori che lavorarono al convento"

"Un'attenta ricerca documentaria e un rigoroso studio di circa tre anni - ha affermato Medolago - condotti in sinergia con un gruppo di collaboratori esperti in diverse discipline, spaziando in tutta Italia sino ad arrivare negli Stati Uniti d'America, ha consentito di acquisire un amplissimo livello di conoscenza, portando anche molte inattese e importanti scoperte e scoperte. I risultati della ricerca hanno portato a due pubblicazioni distinte: una sul maestro di Martinengo, di cui è stato sciolto l'enigma, e l'altra sulla nuova storia del convento dell'Incoronata, ora dei religiosi della Sacra Famiglia. Dai documenti è emerso che il maestro, identificato come "mano" nel 1965 da Franco Mazzini, era di provenienza bresciana e che gli elementi più goticheggianti sono legati a lui, ma quelli più rinascimentali al figlio. Il nome sarà rivelato il 3 dicembre, con la presentazione dell'opera "Il Maestro di Martinengo: ecco chi è ".

"Un lavoro di ricerca intenso"

"È per me una gioia poter finalmente annunciare la conclusione di un lungo intenso lavoro che la congregazione ha intrapreso con la collaborazione della Rete Coglia e dei Comuni di Martinengo Cavernago e Palazzolo sull'Oglio  - ha esordito padre Paris - con l'obiettivo di elaborare una storia completa del Convento che da più di 150 anni è diventato la casa dei religiosi della congregazione e, in quanto tale, un luogo di crescita umana e spirituale per numerose generazioni di bambini ragazzi giovani e adulti"

"Valorizziamo i tesori nascosti della provincia"

"Questo progetto si pone l'obiettivo di valorizzare i tesori nascosti della nostra provincia - ha affermato Togni - La Rete Coglia, nata proprio per dare risalto al patrimonio materiale e immateriale legato alla figura di Bartolomeo Colleoni, e il Comune di Cavernago sono lieti di aver contribuito a realizzarlo. Consentirà di riscoprire uno dei tesori bergamaschi, confermando sempre di più l'importanza di essere rete e di stare in rete".

"Rendiamo vive la nostra storia, le nostre radici"

"Oggi è un momento di duplice valenza - ha spiegato Martinelli - da una parte il traguardo di un lavoro di studio, ricerca, programmazione e organizzazione di tutti coloro che hanno unito passione, impegno e dedizione, e dall'altra un punto di partenza per un cammino culturale, educativo e sociale condiviso con la realtà del Progetto Coglia, la Congregazione Sacra Famiglia, le associazioni di Martinengo e la sua comunità. Il nostro intento e il nostro compito è di rendere vivo il ricordo, il nostro passato, la nostra storia, le nostre radici. Di dare lustro risalto e importanza a due luoghi simbolo della nostra città il convento dell'Incoronata  e Santa Chiara. È un'opportunità per intrecciare un legame tra questi due luoghi con l'intero territorio, in modo che siano il simbolo di una forte impronta culturale e storica e così la dimensione culturale diventa veicolo di comunità e sviluppa senso di appartenenza. Restituire vita e identità è il passo per aprire e valorizzare un nuovo cammino fatto di cultura, vicinanza, incontri e valorizzazione delle realtà di Martinengo e non solo. Dare luce e impegnarsi in questo percorso culturale è sinonimo di rinascita e crescita, di ancoraggio alla nostra tradizione, alla nostra base, solida, indelebile, in un momento storico in cui si ha sempre più bisogno di radici sicure. Dare un nome significa recuperare senso e vita".

"Pronti a cogliere occasioni come Brescia Bergamo capitale della cultura italiana 2023"

"La ricerca storica è il primo tassello di un'opera di valorizzazione del territorio, e dei territori grazie alla rete, che oggi più che mai ci chiede di essere presenti attivi, propulsivi, pronti a cogliere occasioni come l'avvio dell'anno di "Brescia Bergamo capitale della cultura italiana" - ha osservato Cossandi - per fare sintesi di quanto realizzato fin qui e aprire la strada a una maggiore, proficua e lunga stagione di valorizzazione delle nostre comunità, su uno scenario non solo locale ma nazionale e internazionale. In questo rientra pienamente il Progetto Coglia e la preziosa ricerca sulla ricostruita identità del maestro di Martinengo. Un grazie a tutta l'organizzazione e, in particolare, a Medolago per aver saputo riannodare con pazienza i fili di una storia tutta da scoprire e raccontare".

"Visite guidate con gli allievi della scuola"

"Con gli allievi della scuola faremo visite guidate al nostro convento - ha annunciato padre Consonni - potremo contare sulla consulenza di Medolago ma anche dell'insegnante di Arte. Nei prossimi giorni con i presidenti Fai di Bergamo Claudio Cecchinelli e della Bassa bergamasca Pierangela Giussani e il suo gruppo avremo un incontro per progettarle".

Per concludere in bellezza la mattinata un piccolo rinfresco.

Maestro di Martinengo

Seguici sui nostri canali