Torlino Vimercati

Salvare la torre di Azzano

Il torrione quattrocentesco ha bisogno di manutenzione e riparazioni

Salvare la torre di Azzano
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Una lettera alla Soprintendenza per Salvare la torre di Azzano, nella frazione di Torlino Vimercati.

Lettera alla Soprintendenza

In Comune sono arrivate diverse segnalazioni sullo stato preoccupante dell'edificio, risalente al Quattrocento. Così, su indicazione dei cittadini, l'Amministrazione guidata da Isaia Donarini ha scritto ai responsabili della Soprintendenza delle belle arti per chiedere di intervenire prima che sia troppo tardi.

Le criticità della torre di Azzano

Situata nell'omonima frazione, la torre di Azzano è costruita su una pianta rettangolare e svetta imponente sul piccolo nucleo rurale a metà fra Agnadello e Torlino Vimercati. Da un primo sopralluogo, l'Amministrazione ha potuto appurare numerose criticità, a partire dal tetto, che ha bisogno di essere riparato. I pluviali sono rotti, l'acqua si riversa sulla parte muraria e come se non bastasse, il guano dei piccioni che sono soliti appollaiarsi sul torrione contribuisce a rovinare la superficie esterna. Nella speranza che le Belle arti prendano il caso sotto la propria ala, azzanesi e torlinesi incrociano le dita. Il territorio Cremasco ha già subito la perdita di Villa Obizza, a Ricengo, che nonostante gli appelli è crollata, in un silenzio assordante.

La proprietà: "Presto i lavori"

Nel frattempo, da contatti tra la proprietà e l'Amministrazione comunale è emerso che già a dicembre i proprietari della struttura si sono attivati per mettere in campo un progetto di riqualificazione e recupero della bellissima torre. "Ho mandato la richiesta di intervento alla Soprintendenza per via di un errore di comunicazione col proprietario - ha commentato il sindaco Figoni  - Vorrei scusarmi a nome dell'Amministrazione, perché il proprietario ha dimostrato di tenere molto alla torre di Azzano, per la quale si era già attivato per fare i lavori".

Da avamposto a residenza

Probabilmente parte di una cintura di avamposti edificati intorno a Crema nel Quattrocento, la torre di Azzano perse la sua funzione difensiva due secoli più tardi e venne riadattata a residenza. Il cambio d'uso innescò una serie di ristrutturazioni che modificarono profondamente l'aspetto della casaforte, donandole una forma più castellana. L'attuale condizione giuridica dell'edificio è quella di proprietà privata, a scopo abitativo.

 

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