Progetto Coglia, il Colleoni ritorna a Cologno FOTO

La mostra inedita con i reperti sarà aperta fino a domenica alla sala del cavallo.

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Progetto Coglia, il Colleoni ritorna nel suo feudo perduto con una mostra inedita.

Progetto Coglia e la rete Colleonesca

Un’ampia iniziativa di recupero della figura di Colleoni, pensata dall’Amministrazione di Cavernago, la Pro Loco dei due castelli, insieme allo storico Gabriele Medolago, è stata presentata martedì a Cologno. Il progetto ha valenza europea ed è una sorta di contenitore nel quale vengono inseriti i numerosi e mirati progetti che coinvolgono i paesi toccati dal Colleoni e dai suoi discendenti.

Colleoni signore di Cologno

Chi non conosce la figura di Bartolomeo Colleoni? Grande condottiero e signore del castello di Malpaga. Ma non solo: forse i colognesi non sanno che tra il 1453 e 1475 il Colleoni fu signore anche di Cologno, donatogli da Francesco Sforza che lo premiò per la vittoria sulla Repubblica veneta. Il feudo colognese venne però perduto quando, alla sua morte, i veneziani non rispettarono il testamento e tornarono ad esercitare il proprio dominio diretto.

La mostra inedita nella sala del cavallo

Da qui il nome della mostra «Il feudo perduto», allestita nella sala del cavallo fino a domenica, con le edizioni seicentesche del testamento e degli oggetti rinvenuti nel 1969 nella sua tomba e conservati nel «Luogo Pio» a Bergamo. Si tratta della sua spada, il bastone di comando, gli speroni, la mazza e una targa di pietra in cui si attesta che egli visse per più di ottant'anni. Essi sono il calco degli originali ritrovati appunto nella tomba. Quest'ultimi vennero infatti rimessi al loro posto, a fianco del corpo del Colleoni.

Un progetto ambizioso

«Questo percorso è partito tre anni fa – ha detto il sindaco di Cavernago Giuseppe Togni – chiedendoci cosa potevamo fare per ridare lustro ai nostri paesi, come generare economia con quello che già c’era. E noi abbiamo due castelli. Da qui, insieme allo storico Medolago, abbiamo portato avanti per due anni una ricerca sul campo e tra gli archivi, per trovare quei territori che in qualche modo erano collegati al Colleoni e poter costruire una rete fondata nella storia. Si tratta di un progetto ambizioso, eppure la vostra Amministrazione ha avuto il coraggio di aderire subito».

Anche Pro Loco crede nel progetto

A credere nel progetto anche la Pro Loco colognese, con il suo presidente Nicola Marrone, che ha organizzato in pochissimo tempo la mostra. «Il modo migliore per riportare Cologno alla luce e farlo conoscere è legarlo alla figura importantissima del Colleoni – ha detto Marrone – che unisce luoghi disseminati anche in Europa e darà sicuramente visibilità anche ai nostri territori».

I Comuni aderenti

Attualmente sono 17 i Comuni ai quali il sindaco di Cavernago ha presentato il progetto e che hanno aderito. La presentazione di martedì è la prima iniziativa che viene realizzata in provincia di Bergamo. Solo qualche giorno fa anche Venezia ha dato il proprio consenso e la Provincia di Bergamo vorrebbe replicare questo progetto anche nella sede di via Tasso.

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