Martinengo

Presentato il restauro dell’affresco della Madonna col Bambino

Una famiglia devota ha offerto l’intervento della restauratrice Cinzia Bortolotti

Presentato il restauro dell’affresco della Madonna col Bambino
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Presentato giovedì 18 gennaio l’affresco restaurato della Madonna col bambino, il dipinto collocato sopra il tabernacolo dell’altare maggiore nel Santuario della Madonna della Fiamma a Martinengo.

Il restauro dell'affresco offerto da una famiglia devota

Una famiglia devota ha offerto l’intervento della restauratrice Cinzia Bortolotti di Azzano San Paolo. L’opera d’arte, di autore ignoto risalente all’inizio del 1500, è probabilmente l’effige che ha dato origine al piccolo Santuario e mostrava i segni dello scorrere inesorabile del tempo, che avevano segnato soprattutto il volto della Vergine.

"L’affresco ha avuto parecchie vicissitudini - ha spiegato la professionista, invitata a illustrare il suo lavoro dopo la messa celebrata da don Enrico Cortinovis - Ha subito diversi ritocchi e stuccature, l’ultimo restauro risale al 1982".

Le fasi del restauro

Due i problemi principali del dipinto.

"Il primo, quello che ci preoccupava di più e per cui si è deciso l’intervento, era il distacco materico dell’affresco dalla struttura muraria, al tocco si sentiva il vuoto e si rischiava il distaccamento di alcune parti del dipinto - ha affermato Bortolotti - Il secondo problema era rappresentato da una pellicola lucida che lo ricopriva tutta. Quindi ho proceduto alla messa in sicurezza dell’opera, un consolidamento che viene effettuato iniettando nella muratura delle malte o della resina acrilica, a seconda della profondità dei distacchi. Dopo il consolidamento, ho stuccato i buchi fatti dall’ago e alcune piccole crepe "

La restauratrice ha mostrato le varie fasi del lavoro avvalendosi di un pannello sul quale erano state fissate delle fotografie.

"In merito alla rimozione della patina, mi sono consultata con la Soprintendenza ai Beni culturali, perché con quest’ultima rischiavo eliminare anche i numerosi ritocchi apportati negli anni ‘80, benfatti - ha spiegato ancora la restauratrice - Alla fine si è optato per l’utilizzo di una carta giapponese bagnata con un solvente, fissata sul dipinto: una volta secco si stacca con uno strappo. La patina è stata quindi rimossa tracce che in un solo punto, dov’era penetrata nella muratura, nella zona del vestito della Madonna. Con questa operazione l’affresco è stato anche pulito, ed è un pochino più luminoso".

Un applauso dei fedeli in chiesa, tra cui il parroco don Vittorio Bonati, il sindaco Mario Seghezzi e alcuni rappresentanti di associazioni locali, si è levato spontaneo, poi sono giunti i ringraziamenti di don Cortinovis per un lavoro che ha definito «appassionato» benché breve, una settimana circa, le lungaggini sono stati di natura burocratica.

"Ringrazio la restauratrice, chi ha offerto l’intervento - ha aggiunto il parroco - che la Madonna continui a proteggerci ed ad aiutarci. L’affresco è veramente bello, lo si gode volentieri".

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