Presentate al Filandone due opere di Natale Morzenti donate al Comune
Sabato 30 novembre nella sala consiliare un folto pubblico ha potuto ammirare i due dipinti e partecipare a una conferenza sull'artista
Il sindaco di Martinengo Pasquale Busetti sabato 30 novembre ha presentato con orgoglio alla cittadinanza due opere del pittore Natale Morzenti donate al Comune da collezionisti privati.
Donate due opere di Natale Morzenti al Comune
Sabato mattina, al Filandone, il primo cittadino, insieme all'autorevole giornalista d'arte Elisabetta Calcaterra ha presentato alla cittadinanza l’autoritratto "L’uomo contento", con le sue due figlie, il gatto sullo sfondo e una natura morta, dono della famiglia (di Pietro) Tirloni di Caravaggio -Tadini di Fornovo, opera cara al pittore, presentata da lui stesso al "Premio Bergamo" alla fine degli anni Trenta e recentemente restaurata con il contributo da parte di una ditta martinenghese. Non a caso, anche la seconda opera è un ritratto, anch’esso di pregevole fattura e dal titolo "Due nobildonne", prezioso omaggio della famiglia (di Carla) De Agostini di Martinengo. I collezionisti erano presenti in sala così come una dei figli del pittore, Angela. I due dipinti olio su tela testimoniano la predilezione di Morzenti per la figura, soggetto complesso, e in particolare l’umanità, la naturalezza quotidiana e l’acume introspettivo del suo sguardo pittorico, noto anche per la sua sensibilità verso soggetti “umili” e sacri. Le due opere saranno collocate nella Sala Consiliare
Chi era l'artista
Natale Morzenti (Silvano d’Orba, 8 dicembre 1884/85 - Martinengo, 21 luglio 1947), figlio di martinenghesi, è stato uno dei più talentuosi allievi della scuola di pittura dell’Accademia Carrara di Bergamo, diretta dal maestro Ponziano Loverini, meritevole di costanti riconoscimenti e premi, nonché di "lode speciale per i suoi schizzi". In particolare, il "Premio Piazzoni" permise al giovane artista di recarsi a Roma e di frequentare la scuola libera del nudo dell’Accademia di belle arti romana. Seguirono la partecipazione con selezione di giuria all’Esposizione Nazionale di Brera nel 1912, alla Permanente di Milano nel 1916 e alla Biennale di Venezia nel 1928. Dopo una breve introduzione di Busetti, la giornalista Calcaterra ha tenuto una conferenza tratteggiando in maniera molto dettagliata la sua figura e il contesto storico in cui l'artista, che non ebbe particolare fortuna in vita, si trovò a esprimere la sua arte.
"Una pittura di segno e di luce la sua - ha commentato - un cantore degli umili che fece un percorso solitario perché nessuno poteva capirlo a quel tempo".
Un archivio e una mostra commemorativa
Al termine della conferenza, il primo cittadino ha annunciato la volontà di proseguire nella valorizzazione dell'artista, sul quale è calato per troppo tempo il silenzio.
"Merita di essere riscoperto - ha affermato Busetti - l'obiettivo dell'Amministrazione comunale è quella di creare un archivio con tutti i documenti che lo riguardano e allestire una mostra commemorativa nel 2027, a 80 anni dalla sua scomparsa".