L'associazione Arma Aeronautica caravaggina celebra i suoi angeli
Una domenica ricca di appuntamenti e momenti significativi dedicati alla "Gente dell'Aria", tra cui anche la testimonianza del reduce di El Alamein Santo Pelliccia, che ha più volte sottolineato: "Siate orgogliosi di essere italiani"
Quella di oggi è stata una domenica tutta dedicata al cielo e agli uomini che lo amano e in qualche modo lo abitano. Stiamo parlando della "Festa degli Angeli" e della "Gente dell'Aria", la giornata in memoria degli eroi dei Parà e dell'aviazione organizzata dalla sezione caravaggina dell'associazione Arma Aeronautica, in collaborazione con il nucleo di Caravaggio dell'associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia.
L'evento
La giornata ha avuto inizio col ritrovo dei soci al monumento "Ancillotto", dello scultore Giacomo Grippa, dove è poi avvenuto l'alzabandiera a cui ha fatto seguito la deposizione della Corona d'alloro in memoria dei caduti. Ma la mattinata è poi proseguita con numerosi e coinvolgenti momenti: come il passaggio aereo, l'esibizione del drone Apr e il volo dell'aquila, simbolo e mascotte dell'associazione. Poco dopo è arrivato il momento della Santa messa in parrocchia celebrata dal parroco, accompagnata dall'Unione corale don Domenico Vecchi e preceduta dal corteo che ha voluto omaggiare la statua della Santa Vergine lauretana, patrona degli aviatori. Ma il clou della giornata ha avuto luogo nell'auditorium della Bcc, gremito per l'occasione. Due infatti sono stati i momenti salienti: la consegna delle borse di studio e la conferenza storica che ha vantato un ospite d'eccezione, il parà reduce della battaglia di El Alamein Santo Pelliccia.
La testimonianza
Palpabile è stata l'emozione che ha investito i presenti di fronte alla presenza e alle parole di un uomo che ha vissuto un importante pagina della storia sulla propria pelle. Così come la storia diventa materia viva e presente quando si ha la fortuna di ascoltarla dalla voce di uno dei suoi protagonisti, come Santo Pelliccia appunto, che ha raccontato: "Sul fronte di battaglia eravamo circa 4500 italiani contro un esercito di oltre 60mila soldati inglesi, ma la parola d'ordine anche nella difficoltà più estrema è sempre stata: mai arrendersi. E così abbiamo fatto, tenendo fede al nostro dovere non per obbligo ma per scelta sentita. Alla fine di quei terrificanti bombardamenti restammo solo in 500, e io tra loro ho avuto la fortuna di tornare a casa - ha ricordato il reduce - Nonostante tutto, abbiamo ottenuto il rispetto del nemico e alla Bbc si diceva: "La Folgore è caduta con le armi in mano". Per questo oggi, ringraziandovi per l'attenzione che rivolgete ai caduti di questa storica battaglia, vi dico: siate sempre orgogliosi di essere italiani!".
I premi
Durante la conferenza sono stati poi assegnati i premi alla memoria. Il primo ha visto la consegna del Premio di Studio Universitario "MOVM Ancillotto" all'ingegnere Antonio Carlo Bertolino, mentre il contributo d sostegno per la diversa abilità alla scuola Mastri Caravaggini in memoria del Maestro Ottorino Pellegri è stato consegnato dalla moglie che ha ricordato quanto il defunto marito tenesse a che la diffusione di cultura e sapere fosse davvero alla portata di tutti. Infine il Premio Capetti, assegnato da parte della figlia Licia, alla scuola superiore del Liceo Galilei di Caravaggio.