L'11enne Viola Ciocca sbaraglia la concorrenza e vince il concorso di poesia di Frascati

Allo smartphone e al tablet l'11enne trevigliese Viola Ciocca preferisce carta e penna. Per poter scrivere in versi i suoi sentimenti e i suoi stati d’animo.

Viola Ciocca, giovanissima poetessa

Viola Ciocca, studentessa di prima media alla "Grossi" di Treviglio è una ragazzina di altri tempi, con un grande amore per la poesia e la scrittura che le hanno permesso di farsi notare in diversi concorsi nazionali. Proprio nei giorni scorsi è arrivato un altro riconoscimento per la giovanissima "poetessa" trevigliese. Dopo il secondo posto "ex aequo" ottenuto nell’ultima edizione del concorso "Clementina Borghi" nel settembre scorso, con la poesia "Bullismo", ecco finalmente un primo premio nella categoria "poeti nascenti" (8-14 anni), ottenuto alla nona edizione del Concorso Nazionale di Scrittura e Creatività, indetto dall’Associazione Culturale "Di Terra e di Parole" di Frascati (Roma).

Poesia sull'amicizia

I temi proposti per questa edizione si basavano su due famose frasi: "Non esistono razze diverse, ma solo un popolo che abita il pianeta terra", pronunciata da Papa Francesco; e "Trova il tempo di essere amico: è la strada della felicità", aforisma di Madre Teresa di Calcutta. Proprio quest’ultima è stata scelta da Viola Ciocca che, con la poesia "Veri Amici", letta in presenza della giuria popolare durante la cerimonia conclusiva del 20 gennaio scorso, ha sbaragliato la concorrenza di altri dieci finalisti, conquistando così l’ambito premio.

"Una profondità disarmante"

"Ha vinto la semplicità dei versi in rima, la cui profondità disarmante colpisce già dal primo ascolto. Una poesia breve, ma intensa, che sa suscitare emozioni e riflessioni. Un inno all’amicizia vera, quella che sa perdonare e superare i momenti difficili, in nome del rispetto e dell’affetto reciproco", questo il commento della Giuria assegnatrice del premio che ha deciso di assegnare il primo posto a Viola Ciocca, per la soddisfazione e l’orgoglio di papà Alessandro e mamma Giorgia Emma. Non c’è che dire: un grande insegnamento che ci viene regalato da una giovanissima, appassionata di scrittura e sentimenti, che fa ben sperare in un futuro più roseo.